Rolling Stone Italia

Gli amori estivi più struggenti del cinema

Tutte le “summertime sadness” che abbiamo vissuto da spettatori, tra primi amori, nostalgia e traumi diventati “pagine della nostra vita”. Feat. Ryan Gosling, Timothée Chalamet e molti altri

Foto: New Line Cinema

Sapore di mare
Carlo Vanzina1983

Il benchmark di tutti gli amori estivi di casa nostra è nel segno dei fratelli Vanzina. Basterebbe la scena finale sulle note di Celeste nostalgia di Riccardo Cocciante, per settare il mood personale e collettivo. Ma ci sono tutte le altre storie intrecciate, tra dramma e romance, a comporre il ritratto di una generazione che guarda indietro per ricordare (e forse giustificare) sé stessa all’inizio del decennio che cambierà (e forse corromperà) un po’ tutto. Da vedere e rivedere.

Dirty Dancing – Balli proibiti
Emile Ardolino1987

Struggente? A suo modo sì. Perché Dirty Dancing è stata l’educazione (meglio: l’iniziazione) sentimentale (meglio: sessuale) di una generazione, o anche più. Il maestro di balli proibiti Patrick Swayze e la timida Baby feat. il cocomero che però “nessuno mette in un angolo” interpretata da Jennifer Gray rappresentano l’attrazione (im)possibile tra tutti gli animatori da villaggio vacanze (scusateci) e tutte le ragazze che scoprono l’amore. Trovando, tra sensualità e tenerezza, the time of their life.

Papà, ho trovato un amico
Howard Zieff1991

Parlando di generazioni, non possiamo non citare i traumi che condividono grazie o per colpa del cinema. Uno dei più pesanti ancora oggi? Quello provocato dal primo amore che sboccia fra Thomas (Macaulay Culkin) e Vera (Anna Chlumsky), ma soprattutto dal suo tragico finale: maledette api (l’avete visto tutti e possiamo spoilerare tranquillamente, vero?). Il titolo italiano smussa l’originale (My Girl), perché di amore a tutti gli effetti (e ovviamente straziantissimo) si tratta. Gli psicologi ancora ringraziano.

Prima dell’alba
Richard Linklater1995

Ah, l’Interrail (o quasi). L’americano Ethan Hawke convince la francese Julie Delpy, conosciuta su un treno che attraversa l’Europa, a passare una notte con lui a Vienna, fino al sorgere del sole. Cambiano i due giovani in vacanza, cambiano gli spettatori che li osservano passeggiare e parlare ininterrottamente, e cambia il cinema romantico dell’epoca (e forse di sempre). Seguiranno, a distanza di dieci anni l’uno dall’altro, Before Sunset – Prima del tramonto (2004) e Before Midnight (2013). Tutti ugualmente struggentissimi.

Un ragazzo, tre ragazze
Éric Rohmer1996

Pieno luglio: Gaspard (Melvil Poupaud), uno studente di matematica, arriva in battello sulla costa bretone, dove ha ottenuto in prestito per le vacanze estive la casa di un amico. Conosce Margot, a cui però confida il suo amore per Léna. Ma poi arriva Solène… Il “racconto d’estate” del ciclo delle stagioni del maestro Éric Rohmer fotografa la giovinezza come pochi altri titoli nell’intera storia del cinema. Tra incanto, malinconia ed “esami di maturità”. Da spezzare il cuore.

My Summer of Love
Paweł Pawlikowski2004

Prima dell’Oscar per Ida e di Cold War, il polacco Paweł Pawlikowski ha adattato il romanzo La mia estate d’amore di Helen Cross (e ha vinto un BAFTA per il miglior film britannico), cioè il racconto dell’amour fou pieno di segreti e bugie tra due ragazze (bravissime Emily Blunt prima di diventare una star e Natalie Press) di diversa estrazione sociale. Un po’ dimenticato, da recuperare.

Le pagine della nostra vita
Nick Cassavetes2004

Non un amore “solo” estivo, ma è durante una caldissima estate nella Carolina del Sud che esplode la passione tra Noah (Ryan Gosling) e Allie (Rachel McAdams). Con tanto di immancabile bacio (e non solo) sotto un tipico temporale di stagione. Ma è un amore impossibile quello che lui le chiede, essendo la ragazza promessa a un altro. Il che ha ovviamente contribuito a renderlo un instant classic dal minuto zero. Quest’anno compie vent’anni: auguri (e lacrime).

Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore
Wes Anderson2012

Altro giro, altro primo amore. “C’est le temps de l’amour, le temps des copains et de l’aventure“, canta l’appena compianta Françoise Hardy dal disco che gira sulla spiaggetta del campeggio in cui si incontrano Sam (Jared Gilman) e Suzy (Kara Hayward). Il caos degli adulti attorno a loro (fra gli altri, Bruce Willis, Frances McDormand e i “soliti noti” Edward Norton, Bill Murray, Tilda Swinton e Jason Schwartzman) non fermerà la fuga d’amore del sottotitolo. Uno dei veri capolavori di Wes, punto.

Chiamami col tuo nome
Luca Guadagnino2017

Somehwere in Northern Italy... il giovane Elio (Timothée Chalamet: e nasce una stella) si fa traghettare dalla “nave scuola” Oliver (Armie Hammer) – e da una pesca – verso la scoperta della sua sessualità. “IL” film estivo per eccellenza degli ultimi anni, che consacra un autore nostrano (fino a quel momento poco compreso in patria: vergogna!) su scala globale e crea un nuovo immaginario in perfetto stile “vita lenta”. E un finale più struggente di questo dove lo trovate?

Estate ’85
François Ozon2020

Atmosfere tra Rohmer e Guadagnino per una delle opere recenti più sottovalutate di François Ozon. Un’altra ode agli “anni più belli” (e a una certa nostalgia Eighties) per cui basterebbe il titolo del libro (di Aidan Chambers) da cui il film è tratto: Danza sulla mia tomba. In realtà, quello che scoppia tra Alexis e Davis (i notevoli Félix Lefebvre e Benjamin Voisin) è un sentimento che, anche se si avvia verso la morte, riconsegna tutta la gioia della vita.

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