Come ti ammazzo il bodyguard 2 – La moglie del sicario di Patrick Hughes – 2 febbraio (Amazon Prime Video)
Torna l’action-trio composto da Samuel L. Jackson, Ryan Reynolds e Salma Hayek nel seguito della comedy adrenalinica uscita nel 2017 e campione d’incassi negli States. La guardia del corpo Michael Bryce (Reynolds) si era ripromesso di non finire più invischiato in situazioni pericolose o violente, ma l’ex killer Darius Kincaid (Jackson) e la moglie Sonia (Hayek, ancora più al centro dell’intrigo) lo fregano di nuovo. Riprese “esotiche” tra Grecia, Croazia e Trieste. Nel cast anche Morgan Freeman e Antonio Banderas.
Gli occhi di Tammy Faye di Michael Showalter – al cinema dal 3 febbraio
Dopo due nomination, Jessica Chastain va a caccia di una terza candidatura (e una statuetta?) con questo biopic che grida “Oscar!” forte e chiaro. Il risultato ha più di un cedimento, soprattutto nella lunghezza, ma la prova della protagonista, alias la vera icona pop-evangelica Tammy Faye Bakker (poi travolta da uno scandalo finanziario e sessuale insieme al marito, interpretato sullo schermo da Andrew Garfield), tiene in piedi il progetto. Unforgettable le performance canore della protagonista. Ci si vede al Dolby Theatre?
Ghiaccio di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis – al cinema il 7-8-9 febbraio
Opera prima del cantautore Fabrizio Moro, che firma la regia insieme ad Alessio De Leonardis, è uno dei progetti italiani più interessanti di questo inizio d’anno. Roma, fine anni ’90. Giorgio (Giacomo “Spadino” Ferrara) sogna di diventare un boxeur, ma ha dei conti in sospeso con la malavita locale. L’unico a credere in lui – e a fargli sperare che c’è un futuro oltre “la peggio gioventù” – è Massimo (Vinicio Marchioni), ex pugile a riposo che diventerà il suo allenatore. Un Rocky all’italiana: già ci piace.
Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh – al cinema dal 10 febbraio
Rimandatissimo causa pandemia, ecco il secondo giallo di Kenneth Branagh based on Agatha Christie. Dopo Assassinio sull’Orient Express, l’aut(t)ore inglese torna a vestire i panni del detective Hercule Poirot sempre attorniato da un grande cast (Gal Gadot, Annette Bening, Letitia Wright, Russell Brand e lo “scandaloso” Armie Hammer) e inserito in un format ugualmente family-esotico. Seguirà (a marzo) il più intimo Belfast, la quasi-autobiografia sempre diretta da Branagh. Un’ottima annata.
After Love di Aleem Khan – al cinema dal 10 febbraio
Colpo di fulmine alla Semaine de la Critique di Cannes 2020 e poi trionfatore ai British Independent Film Awards con ben sei premi, arriva sugli schermi italiani il film di Aleem Khan che racconta la storia dell’inglese Mary (la bravissima Joanna Scanlan), sposata con un uomo musulmano e di conseguenza convertita all’Islam. Quando all’improvviso resta vedova, scopre che il marito aveva una relazione con un’altra donna. E si mette in viaggio per incontrarla. Folgorazione d’auteur, da non perdere.
Il discorso perfetto di Laurent Tirard – al cinema dal 10 febbraio
I francesi lo fanno meglio. Ma cosa avete capito: il racconto sociologico-sentimental-generazionale. Stavolta Laurent Tirard (già dietro il successo del Piccolo Nicolas e i suoi genitori) dirige il brillante Benjamin Lavernhe nel ritratto di un “giovane adulto” che fa i conti con la rottura improvvisa dalla fidanzata e il matrimonio imminente della sorella. Nella selezione “virtuale” di Cannes 2020, è tratto dal romanzo Il discorso di Fabrice Caro (edito in Italia da Nottetempo).
Marry Me – Sposami di Kat Coiro – al cinema dal 10 febbraio
Il progetto più “meta” nella carriera di Jennifer Lopez. Che, di fatto, interpreta… Jennifer Lopez. Sullo schermo si chiama Kat Valdez, che però è una popstar/imprenditrice praticamente ricalcata su sé medesima. Una commedia romantica vecchio stile, con solito triangolo: il futuro marito fedifrago (Maluma) e l’uomo qualunque (Owen Wilson) che, per un caso ovviamente fortuito, punta a rimpiazzarlo. Canzoni originali della stessa J.Lo: su tutte si segnala la ballad On My Way.
BigBug di Jean-Pierre Jeunet – 11 febbraio (Netflix)
Monsieur Il favoloso mondo di Amélie debutta su Netflix con un affresco futuribile che non rinuncia alle risate. Siamo nel 2045, l’intelligenza artificiale è al completo servizio degli esseri umani, ma i robot decidono di ribellarsi e tenere in ostaggio i loro “padroni” umani all’interno delle loro abitazioni. Dentro casa ci si distrugge a vicenda, fuori il mondo è nelle mani delle macchine… Nel cast André Dussollier, Dominique Pinon ed Elsa Zylberstein.
Cow di Andrea Arnold – 11 febbraio (MUBI)
MUBI vuol bene… alle mucche. Dopo lo splendido First Cow di Kelly Reichardt, ora un’altra celebrata autrice d’America torna sul tema. Ma il suo Cow è un documentario in piena regola, una ricognizione commovente che la regista ha definito così: «Un film sulla vita reale di una vacca da latte, che sottolinea il riconoscimento al suo grande servizio per noi. Quando guardo Luma, la nostra mucca, vedo in lei l’intero mondo». I cinefili (e gli animalisti) ringraziano.
I Want You Back di Patrick Hughes – 11 febbraio (Amazon Prime Video)
Tra le rom-com in arrivo su Prime Video nel mese degli innamorati (l’altra è Ti odio, anzi no ti amo!, disponibile dal 14 febbraio stesso), questa è quella con lo spirito più indie. Emma (Jenny Slate) e Peter (Charlie Day) sono due perfetti sconosciuto, ma quando si incontrano c’è una cosa che li fa legare immediatamente: sono entrambi stati lasciati nello stesso weekend dai rispettivi partner. Proveranno a pensare a un piano per riconquistare gli ex (rispettivamente Scott Eastwood e Gina Rodriguez), ma…
Ennio di Giuseppe Tornatore – al cinema dal 17 febbraio
Dopo il successo all’ultima Mostra del cinema di Venezia, arriva finalmente nelle sale lo straordinario doc di Peppuccio Tornatore dedicato al “suo” Ennio Morricone. Che è più di un autore di colonne sonore: è “la musica del Novecento”, punto. Le interviste a chi l’ha conosciuto e “imitato” (da Bernardo Bertolucci a Caterina Caselli, passando per i compositori John Williams e Hans Zimmer) dialogano tra loro in un contrappunto anch’esso musicale, i materiali d’archivio sono ricchissimi, la commozione inevitabile. Imperdibile.
Uncharted di Ruben Fleischer – al cinema dal 17 febbraio
Lo Spider-Man sbancatutto Tom Holland e Mark Wahlberg per la prima volta insieme in quella che è la origin story dell’omonimo videogame. Il cacciatore di tesori Nathan Drake (Holland), discendente del celebre Sir Francis Drake, si mette alla ricerca del fratello maggiore Sam. Lungo il suo cammino fa la conoscenza di Victor Sullivan (Wahlberg), detto Sully, che diventerà il suo mentore. Alla regia Ruben Fleischer (Gangster Squad, Venom), nel cast anche Antonio Banderas.
Senza fine di Elisa Fuksas – al cinema dal 24 febbraio
Come raccontare una leggenda di cui si è già raccontato pressoché tutto (e che continua generosamente a raccontarsi in prima persona)? Mettendola al centro di un ritratto che resta giustamente celebrativo, ma che gioca coraggiosamente con il corpo e la vita debordanti di Ornella (è lei il soggetto in questione, il cognome non serve). Una specie di sirena alle terme che scherza, (in)canta, non smette di sedurre. Una visione, in tutti i sensi: Ornella per sempre, punto.