Rolling Stone Italia

I film da vedere a ottobre 2021

‘Madres paralelas’ di Pedro Almodóvar con Penélope Cruz fresca di Coppa Volpi a Venezia 78. Ma, sempre dal Lido, anche ‘The Last Duel’ con la rinnovata coppia Damon-Affleck, il kolossale ‘Freaks Out’ di Gabriele Mainetti, ‘Ariaferma’ starring Servillo e Orlando… e tante altre visioni d’autunno

Foto: El Deseo/Warner Bros.

The Guilty di Antoine Fuqua – 1° ottobre (Netflix)

Quando i “casi” europei funzionano, il remake americano è d’obbligo. Stavolta tocca al danese Il colpevole di Gustav Möller (2018), che passa alle mani del muscolare Antoine Fuqua (Training Day) e, soprattutto, alla performance appassionata di Jake Gyllenhaal, agente di polizia che deve sventare il rapimento di una donna. Tutto nello stesso ambiente, in tempo (quasi) reale e, dettaglio che fa la differenza, via telefono: un tour de force impressionante di scrittura, recitazione e regia. Sarà meglio dell’originale?

Pino di Walter Fasano – 3 ottobre (MUBI)

È un’esclusiva MUBI il documentario che Walter Fasano, fedele collaboratore di Luca Guadagnino, dedica all’artista d’avanguardia di Arte Povera forse più noto d’Italia, certamente dal destino più tragico: Pino Pascali, morto prematuramente nel 1968. A cinquant’anni dalla scomparsa, mettendo insieme fotografia e filmati d’archivio, l’autore firma un omaggio all’artista che sa diventare un’opera d’arte a sua volta.

Ezio Bosso – Le cose che restano di Giorgio Verdelli – al cinema il 4, 5 e 6 ottobre

Altro doc, stavolta direttamente da Venezia 78, quello incentrato su una delle personalità più amate e debordanti della musica (non solo) classica e jazz del nostro panorama, anch’essa scomparsa troppo presto. Dopo Paolo Conte – Via con me, Giorgio Verdelli offre un altro ritratto d’artista pieno di immagini, interviste, ricordi. Ma di Ezio Bosso non consegna il prevedibile “santino”, bensì la gioiosa vitalità, la libertà umana e musicale che resterà per sempre.

Lovely Boy di Francesco Lettieri – 4 ottobre (Sky e NOW)

Da “regista dei video di Liberato” (definizione fin troppo riduttiva) ad autore tra i più interessanti della nuova scena nostrana. Dopo Ultras, Francesco Lettieri si misura con una prova ancora più ambiziosa e adulta: il viaggio interiore dentro un trapper del nostro tempo (il bravissimo Andrea Carpenzano) dove però importa più l’umanità del “trending topic”. Tra i film più applauditi alle ultime Giornate degli Autori, nel cast anche la richiestissima Ludovica Martino di SKAM Italia (e, a brevissimo, Luna Park, sempre su Netflix).

A Chiara di Jonas Carpignano – al cinema dal 7 ottobre

Dopo essere stato la sensation italo-globale del 2017 con A Ciambra, sponsorizzato a Hollywood nientemeno che da Martin Scorsese, Jonas Carpignano torna sul “luogo del delitto” con A Chiara, premiato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes. Lo sfondo è ancora la calabrese Gioia Tauro, e al centro c’è un’altra storia di famiglia e criminalità. Stavolta vista però con gli occhi non più di un bambino, ma di una ragazzina: la Chiara del titolo, che indaga sulla misteriosa fuga del padre.

Il materiale emotivo di Sergio Castellitto – al cinema dal 7 ottobre

Alla base c’è una sceneggiatura di Ettore Scola (più il sodale Furio Scarpelli e la figlia Silvia) mai diventata film: Un drago a forma di nuvola. Sergio Castellitto la prende in eredità e ne fa una favola moderna: ovvero la storia di un libraio di Parigi (lo stesso Castellitto) diviso tra la cura della figlia paraplegica (Matilda De Angelis) e un nuovo amore (Bérénice Bejo) che gli sconvolge la vita. Al copione Margaret Mazzantini, nel cast anche Sandra Milo e il rapper Clementino, al suo esordio sul grande schermo.

La scuola cattolica di Stefano Mordini – al cinema dal 7 ottobre

Altro titolo dall’ultima Mostra di Venezia, dove è stato presentato fuori concorso. Ispirato al bestseller premio Strega di Edoardo Albinati, un ritratto della “peggio gioventù” romana dei turbolenti anni ’70, che culmina nel terribile delitto del Circeo, messo in scena senza filtri. Stefano Mordini, lasciato col pastiche Lasciami andare, dirige un super cast dove convivono nuove leve (su tutti Benedetta Porcaroli e Giulio Pranno) e volti già affermati qui in modalità guest star (Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Fabrizio Gifuni), come in un passaggio di testimone generazionale.

L’uomo che vendette la sua pelle di Kaouther Ben Hania – al cinema dal 7 ottobre

Stavolta torniamo a Venezia 2020, da cui è uscito come uno dei titoli più interessanti. Scritto e diretto dall’autrice tunisina Kaouther Ben Hania, è una satira che mischia politica e arte contemporanea: un profugo siriano si ritrova a fare della sua pelle una sorta di installazione contesa da musei e galleristi di mezzo mondo. Una sceneggiatura intelligente e un interessante uso degli attori: vedi la nostra Monica Bellucci in modalità agente senza scrupoli (ma non troppo).

Mio fratello, mia sorella di Roberto Capucci – 8 ottobre (Netflix)

Claudia Pandolfi, Alessandro Preziosi e Ludovica Martino (ve l’avevamo detto che è richiestissima). Sono i protagonisti di questa dramedy “direct to streaming” diretta da Roberto Capucci (Ovunque tu sarai) che racconta di una stramba famiglia (dis)funzionale. Al centro i due fratelli del titolo, Nik e Tesla (dal nome del celebre scienziato), costretti a vivere insieme dopo la morte del padre. Riusciranno a superare le rispettive differenze?

Salvatore – Il calzolaio dei sogni di Luca Guadagnino – al cinema l’11, 12 e 13 ottobre

Altro giro, altra Venezia 2020. E un altro documentario, questa volta “su commissione”, che diventa però un personalissimo sguardo d’autore. Se l’autore è Luca Guadagnino, la storia del celebre shoemaker Salvatore Ferragamo, dalla Campania a Hollywood, diventa un viaggio nei sogni realizzati anche del e dal cinema. Sterminato materiale d’archivio fornito dalla famiglia, vera protagonista di questa saga letteralmente “made in Italy”.

Ariaferma di Leonardo Di Costanzo – al cinema dal 14 ottobre

“Perché questo bellissimo film era fuori concorso e non in competizione?” è la domanda che gli accreditati alla Mostra 2021 si sono posti quasi all’unanimità. Forse è meglio così: tutti si sono (giustamente) accorti ancora di più di quello che è e resterà uno dei titoli italiani più forti della stagione. Non solo perché per la prima volta mette insieme i mostri sacri Toni Servillo e Silvio Orlando, in una gara di sottrazione. Ma anche per la mano di Leonardo Di Costanzo (L’intervallo), che firma un prison movie all’italiana originalissimo e folgorante. Da non perdere.

The Last Duel di Ridley Scott – al cinema dal 14 ottobre

Sempre da Venezia, e sempre dal ricchissimo “fuori concorso” di questa annata, il primo dei due kolossi by Ridley Scott della stagione (l’altro è il già stracult House of Gucci, in arrivo a dicembre). E, probabilmente, il più sfumato e interessante. Dopo il lontano Oscar per Will Hunting – Genio ribelle, Matt Damon e Ben Affleck (anche tra i protagonisti) tornano sceneggiatori, insieme a Nicole Holofcener, di questa storia medievale con echi di MeToo. Al centro c’è infatti il caso di un presunto (?) stupro mosso dal cavalier Adam Driver ai danni della nobildonna Jodie Comer. Il dibattito sì.

Marilyn ha gli occhi neri di Simone Godano – al cinema dal 14 ottobre

Prima dell’attesissimo Diabolik, in sala per le Feste, Miriam Leone ritorna alla commedia. E ritrova Stefano Accorsi dopo la trilogia di 1992 (e seguiti) che l’ha consacrata. Una commedia però tinta di dramma e romanticismo: i due attori interpretano infatti un uomo e una donna che s’incontrano in un rehab per persone disturbate. Un’impresa apparentemente impossibile (gestire il ristorante del centro) e, forse, l’amore cambieranno il corso sbilenco delle loro vite.

La padrina – Parigi ha una nuova regina di Jean-Paul Salomé – al cinema dal 14 ottobre

Isabelle Huppert è sempre un ottimo motivo per andare al cinema. Ancora di più per questo film, in cui interpreta una regina del narcotraffico parigino “a sua insaputa”: per salvare il figlio di un’amica, da traduttrice franco-araba la protagonista si ritrova a gestire un enorme giro di droga. Con tanto di hijāb sul capo. Una commedia con svolte inaspettate sulle spalle di una delle più grandi attrici viventi. E c’è anche Liliane Rovère, la mitica Arlette di Chiami il mio agente!, alias la mamma di Isabelle.

Venom – La furia di Carnage di Andy Serkis – al cinema dal 14 ottobre

Il primo capitolo, uscito tre anni fa, aveva diviso anche gli appassionati. Ora ci prova Andy Serkis, qui nelle vesti di regista, a rinverdire uno dei personaggi più dark dell’universo dei cinecomic. Interpretato anche stavolta da Tom Hardy, il lucertolone Venom se la dovrà vedere con un nuovo villain: Carnage, aka il serial killer Cletus Kasady. A dargli il volto pazzoide la new entry Woody Harrelson, mentre tra i ritorni c’è quello della “pupa” Michelle Williams.

France di Bruno Dumont – al cinema dal 21 ottobre

Titolo ambiziosissimo per uno degli autori più ambiziosi di Francia: France e basta, per l’appunto. Dopo capolavori come la serie P’tit Quinquin e il recente Jeannette sull’infanzia di Giovanna d’Arco, Bruno Dumont sceglie di raccontare la storia esemplare di France de Meurs (Léa Seydoux), l’inviata di punta di una rete all news parigina. Nulla sembra contrastare la sua ascesa, finché un incidente non arresterà la sua corsa. Tra politica e satira, un altro colpo d’auteur.

Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh – al cinema dal 21 ottobre

Il film più acclamato ad Alice nella città 2020 arriva finalmente nelle nostre sale. Tra banlieue e sci-fi, l’opera prima di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh è più che un semplice film per ragazzi: è, piuttosto, uno sguardo sull’eterna periferia francese – vista però con gli occhi della seconda generazione – che sa allargarsi ai generi e agli stili, in un equilibrio perfetto tra realtà e immaginazione. Un piccolo colpo di fulmine, da recuperare.

Halloween Kills di David Gordon Green – al cinema dal 21 ottobre

Se il ritorno alla saga di Halloween by David Gordon Green (feat. la produzione dell’inventore John Carpenter) era stato, nel 2018, una rivisitazione a passo di epica dell’originale, questo sequel pare invece un omaggio più sfacciato e autoironico alla Serie B dell’horror, visto il numero di omicidi (spesso pirotecnici) e i trucchi (anche letteralmente) sfrenati. Ma c’è ancora l’attenzione per la leggenda del supervillain Michael Myers, e insieme a lui per la Laurie di Jamie Lee Curtis, fresca del Leone d’oro alla carriera sempre all’ultima Venezia: dove se no.

Petite maman di Céline Sciamma – al cinema dal 21 ottobre

Dopo il dramma in costume Ritratto della giovane in fiamme, Céline Sciamma torna al tema dell’identità femminile e di genere e alle atmosfere di Tomboy, il titolo che l’ha consacrata dieci anni fa. Lo fa con la storia Nelly, una bambina di otto anni che, dopo la morte della nonna, passa qualche giorno nella casa di campagna dove è cresciuta la madre Marion. Lì incontrerà una bambina che si chiama proprio come la mamma… In anteprima italiana ad Alice nella Città 2021.

Anni da cane di Fabio Mollo – 22 ottobre (Amazon Prime Video)

Il primo film italiano originale “made in Amazon” è una teen dramedy ambiziosa diretta dal fu (?) indie Fabio Mollo (Il Sud è niente, Il padre d’Italia). Stella (Aurora Giovinazzo, questo mese anche nell’atteso Freaks Out di Gabriele Mainetti) è un’adolescente tormentata che, dopo un incidente d’auto, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei cani: uno ne vale sette. E ne ha già sedici… In scena con lei Federico “SKAM Italia” Cesari, Sabrina Impacciatore e una performance-cameo di Achille Lauro.

Time Is Up di Elisa Amoruso – al cinema il 25, 26 e 27 ottobre

Dopo il doc Unposted su Chiara Ferragni, Elisa Amoruso si misura con un’altra digital icon: Bella Thorne, già star “made in Disney”, poi diva pop presso sé stessa e adesso, soprattutto, web-fenomeno da milioni di follower. Qui è una “beautiful mind” esperta in numeri che trova l’amore in un ragazzo pieno di traumi: cioè Benjamin Mascolo, ex metà di Benji & Fede e suo fidanzato nella vita reale, qui al suo debutto al cinema. C’è anche un terzo incomodo sempre hot, ovvero Sebastiano Pigazzi, se i due non vi bastavano.

Freaks Out di Gabriele Mainetti – al cinema dal 28 ottobre

Attesissimo, rimandatissimo, dibattutissimo (a Venezia 78: again!). Ecco finalmente in sala l’opera seconda di Gabriele Mainetti dopo il boom di Lo chiamavano Jeeg Robot del 2015. Ma sembra già il film di un maestro: per la scommessa su un soggetto che mischia guerra e fantasy, il senso del cinema, la cura dell’impianto stilistico e gli effetti speciali, le trovate di sceneggiatura (scritta con il fedele Nicola Guaglianone), le citazioni che non si vergognano di andare da Roma città aperta al Mago di Oz. E il cast: Aurora Giovinazzo è una rivelazione, Claudio Santamaria, Giorgio Tirabassi e la neostar Pietro Castellitto delle certezze.

Madres paralelas di Pedro Almodóvar – al cinema dal 28 ottobre

Ormai non lo diciamo più: anche questo viene dall’ultima Mostra di Venezia. E in saccoccia ha un premio importante: la (meritatissima) Coppa Volpi a una delle dive-feticcio di Pedro, Penélope Cruz. Qui, come suggerisce il titolo, nei panni di una übermamma sospesa tra mélo e memoria politica: quella della Guerra civile spagnola, che Almodóvar mette tra le righe, ma non troppo. Un altro grande film del maestro spagnolo, tra nuove scoperte (la mamma parallela Milena Smit) e vecchi amici (l’immancabile Rossy de Palma).

A White White Day – Segreti nella nebbia di Hlynur Palmason – al cinema dal 28 ottobre

Per essere così pochi, gli islandesi sono grandi autori e produttori di cinema. L’ultimo caso da festival internazionali è questa parabola dark ambientata in una sperduta cittadina dell’isola: un commissario di polizia in congedo sospetta che un uomo del posto abbia avuto una relazione con sua moglie, morta di recente in un incidente stradale. La ricerca della verità diventerà una vera ossessione. Un noir… bianco come la neve.

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