Fuori era primavera – Viaggio nell’Italia del lockdown di Gabriele Salvatores – il 2 gennaio su Rai 3 (e disponibile su RaiPlay)
Non “un film di Gabriele Salvatores”, ma “un film collettivo di Gabriele Salvatores”. Perché è fatto con i pezzi di vita vissuta (e ripresa) dagli italiani nei mesi del primo lockdown e poi assemblati dal regista di Mediterraneo, in un’operazione che ricorda il precedente Italy in a Day (2014). Un document(ari)o nato dall’urgenza del momento, ma che guarda al futuro. E alla prossima primavera, il primo traguardo ideale di rinascita collettiva.
La stanza di Stefano Lodovichi – 4 gennaio (Amazon Prime Video)
Dopo In fondo al bosco, Stefano Lodovichi prosegue la sua strada nell’orrore domestico. Più claustrofobico di così non si potrebbe: un uomo (Guido Caprino) si presenta nella casa in cui ha prenotato una stanza; ma la proprietaria (Camilla Filippi) non sa nulla. E arriverà anche il marito (Edoardo Pesce) di quest’ultima a complicare le cose. La location è spaventosa, ma il vero buio è dentro di noi.
Pieces of a Woman di Kornél Mundruczó – 7 gennaio (Netflix)
Un tour de force recitativo impressionante per Vanessa Kirby, a partire dal primo (disturbantissimo) piano sequenza in cui partorisce. Ma anche il resto non scherza. Dal film americano dell’ungherese Kornél Mundruczó, l’attrice britannica è uscita con una Coppa Volpi all’ultima Mostra di Venezia (e una sicura nomination ai prossimi Oscar). Ci sono anche la veterana Ellen Burstyn e il bad boy Shia LaBeouf, altrettanto eccellenti. Produce Martin Scorsese, e un po’ si vede.
One Night in Miami… di Regina King – 15 gennaio (Amazon Prime Video)
Applaudito a Venezia 77, l’esordio alla regia di Regina King (premio Oscar per Se la strada potesse parlare e Emmy per Watchmen) sarà certamente uno dei candidati di punta ai prossimi Academy Award. Da una pièce teatrale (che è anche un po’ il limite dell’adattamento), la notte che ha visto protagonisti quattro amici prima che diventassero idoli non solo afroamericani: Malcolm X (Kingsley Ben-Adir), Cassius Clay (Eli Goree), Jim Brown (Aldis Hodge) e Sam Cooke (Leslie Odom Jr.). Black Lives Matter: ieri come oggi.
Outside the Wire di Mikael Håfström – 15 gennaio (Netflix)
In attesa di vederlo nella serie Marvel (distribuita da Disney+) The Falcon and the Winter Soldier, Anthony Mackie piazza su Netflix questo film a metà tra fantascienza e action bellico. In un futuro prossimo, un drone-pilota si ritrova impegnato insieme a un androide in una missione nucleare top secret. Nel cast anche il danese Pilou Asbæk, reso noto dal ruolo di Euron Greyjoy in GoT.
La tigre bianca di Ramin Bahrani – 22 gennaio (Netflix)
Tensioni economiche e sociali nell’India di oggi. Un autista di umili origini cerca in tutti i modi di smarcarsi dallo status di novello schiavo di una famiglia ricca a cui è costretto. Per arrivare, lui stesso, in cima alla scala sociale. Ma non sarà così semplice. Dirige Ramin Bahrani, già autore di 99 Homes e dell’ultimo Fahrenheit 451. Nel cast anche Priyanka Chopra Jonas, ovviamente dalla parte dei ricchi.
Ballo ballo di Nacho Álvarez – 25 gennaio (Amazon Prime Video)
«Ballo ballo ballo da capogiro»: sì, proprio quella di Raffaella Carrà. Icona anche ispanica, e dunque musa ispiratrice dell’esuberante musical 70s firmato Nacho Álvarez. María, appassionata di danza, pianta il futuro marito sull’altare a Roma (!) e torna a Madrid, dove entra nel corpo di ballo del programma del momento: Las noches de Rosa. Dopo la libertà, troverà anche l’amore: in technicolor. Già cultissimo, si capisce.