Mi stai ammazzando, Susana di Roberto Sneider – 1° aprile (on demand e su CG Digital)
Una chicca di cinque anni fa da recuperare. Gael García Bernal è un mediocre attore di telenovelas che un giorno si sveglia e scopre che la moglie (la Susana del titolo) non c’è più: che fine ha fatto? Il giallo intriga, la mano del regista c’è, il divo di Mozart in the Jungle è sempre una certezza.
Rosso di Benjamín Naishtat – 1° aprile (on demand e su CG Digital)
Altro film “festivaliero” perso negli ultimi anni (è del 2018, per la precisione), arriva finalmente anche da noi questo piccolo capolavoro firmato Benjamín Naishtat. La parabola dell’avvocato argentino Claudio Morán (il bravissimo Darío Grandinetti) serve soprattutto a inquadrare il sorgere di un “fascismo di tutti i giorni” in un Paese pre-colpo di Stato. E certifica un autore: tra polar francese e stile alla Larraín, Naishtat è qui per restare.
Concrete Cowboy di Ricky Staub – 2 aprile (Netflix)
Idris goes West. Ma la chiave è teen: Elba è il padre del ragazzino (Caleb McLaughlin) espulso da scuola che va a vivere con lui nell’attuale Frontiera, tra cavalli da riabilitare e rapporto da recuperare. Con immancabile lezione Black Lives Matter: «Il 50 per cento di tutti i cowboy era composto da neri: anche il Ranger Solitario era nero» è la prima regola da imparare.
Just Say Yes di Appie Boudellah e Mustapha Boudellah – 2 aprile (Netflix)
La romanticissima Lotte ha un solo sogno: sposarsi con Alex. Ma lui la pianta sull’altare. Se scappi, ti sposo reloaded? Un po’, ma siamo in Olanda, e la chick-lit è aggiornata alla contemporaneità: di mezzo ci si mette anche una sorella influencer. La rom-com viene dal Nord: vedere (anche) Love & Anarchy per credere.
Madame Claude di Sylvie Verheyde – 2 aprile (Netflix)
Madame Claude (Karole Rocher) è la più famosa maîtresse di Parigi: il suo bordello è snodo d’interessi anche politici e culturali, visto che mezzo cinema francese è nella lista dei suoi clienti. Ma, da protagonista indiscussa della scena osé cittadina, la donna deve affrontare la fine del suo impero. Biopic à la francese, vede nel cast anche il bravissimo Roschdy Zem, di recente nel magnifico (e purtroppo invisibile) Roubaix, une lumière di Arnaud Desplechin.
Genitori vs influencer di Michela Andreozzi – 4 aprile (Sky)
Fabio Volo vs Giulia De Lellis: e tanto può bastare. Ma la vera protagonista è Simone (detto alla francese: la interpreta Ginevra Francesconi, da tenere d’occhio), che, piombata nell’adolescenza, vuole sfondare sui social. Il suo modello è Ele-O-Nora (De Lellis), che ovviamente è la nemesi del padre (Volo). Dirige Michela Andreozzi, aut(t)rice alla terza prova dopo le commedie al femminile Nove lune e mezza e Brave ragazze.
Judas and the Black Messiah di Shaka King – 9 aprile (on demand)
La storia delle Black Panther, spiegata bene. O, quantomeno, di uno dei suoi capitoli più oscuri: William O’Neil (LaKeith Stanfield) s’infiltra, per conto dell’FBI, nella cellula del movimento di stanza a Chicago, guidata da Fred Hampton (Daniel Kaluuya). In cambio di “trenta denari”, un bagno di sangue. Filmone based on a true story tra i più candidati agli Oscar 2021: dalla cinquina dei migliori film alle interpretazioni dei due attori principali, curiosamente nominati entrambi come non protagonisti.
Thunder Force di Ben Falcone – 9 aprile (Netflix)
C’è una nuova coppia comica in città. E se di Melissa McCarthy già conoscevamo (e bene) le doti brillanti, più insolito è vedere il premio Oscar Octavia Spencer (The Help) a farle da spalla. Le due superamiche d’infanzia si alleano quando la seconda, scienziata, scopre una tecnologia che garantisce superporteri e qualcuno (il “The King” cui dà volto Bobby Cannavale) pensa bene di approfittarne per i suoi comodi. Comedy con twist sci-fi, dirige Ben Falcone, marito di McCarthy nella vita.
Night in Paradise di Park Hoon-jung – 9 aprile (Netflix)
Diretto da Park Hoon-jung e presentato fuori concorso all’ultima Mostra del cinema di Venezia, un criminal drama sudcoreano in piena regola. Al centro c’è Tae-gu, uno degli scagnozzi della banda di Mr. Yang: vorrebbe cambiare vita, ma il richiamo del sangue è sempre in agguato. Soprattutto quando gli fanno fuori i suoi affetti più cari… Il paradiso, anche stavolta, può attendere.
Governance – Il prezzo del potere di Michael Zampino – 12 aprile (Amazon Prime Video)
Duetto d’attori tra Massimo Popolizio e Vinicio Marchioni. Il primo è il direttore generale di un grosso gruppo petrolifero indagato per corruzione, il secondo l’amico di famiglia chiamato in soccorso quando il manager decide di organizzare la sua vendetta nei confronti della collega che l’avrebbe tradito. Alla regia Michael Zampino, all’opera seconda dopo L’erede – The Heir di ormai dieci anni fa.
Cosmic Sin di Edward Drake – 14 aprile (Amazon Prime Video)
«Un gruppo di guerrieri e scienziati cerca di proteggere l’umanità da un’invasione aliena». L’abbiamo già sentita troppe volte? Sì, ma stavolta c’è (anche) Bruce Willis nel mucchio. Più Frank Grillo, sempre più primattore action dopo tanti ruoli da comprimario. Per aficionados del genere: su Rotten Tomatoes ha il 7% (!) di giudizi positivi, siete avvisati.
Love and Monsters di Michael Matthews – 14 aprile (Netflix)
La notte romantica di Joel e Aimee diventa un incubo quando un’invasione di mostri, insetti e altri animali geneticamente modificati sconvolge la Terra. Va da sé che i due si perdono di vista. Quando, qualche anno dopo, le cose sembrano essersi calmate, lui va in cerca di lei nel solito scenario post-apocalittico. Tra cinema per ragazzi, commedia romantica e creature movie, il veicolo attraverso cui Dylan O’Brien (Teen Wolf, The Maze Runner) tenta la consacrazione definitiva a star. Ci riuscirà?
Ride or Die di Ryūichi Hiroki – 15 aprile (Netflix)
Due donne si amano, ma una delle due è vittima di un marito violento. L’altra la aiuterà ad affrancarsene (non vi diciamo come), ma ovviamente non sarà per niente facile. Tra thriller psicologico e Thelma & Louise, il mélo in chiave saffico-nipponica è servito. E sappiamo che, sulla piattaforma dove bisogna sempre cercarsi le cose oltre l’algoritmo, l’Oriente regala sempre sorprese…
Bad Luck Banging or Loony Porn di Radu Jude – 16 aprile (MioCinema)
Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino, arriva dalla Romania, terra cinematograficamente prolificissima, un film che mette insieme provocazione e ironia. Cioè la storia di Emi (Katia Pascariu), insegnante di Bucarest che si ritrova a dover rimettere in discussione tutta la sua vita per colpa di un video finito in rete in cui fa sesso con suo marito. Vi ricorda certe cronache recenti? Già questo è sufficiente a dire quanto siamo “sul pezzo”. La definitiva consacrazione di un autore inedito da noi.
Locked Down di Doug Liman – 16 aprile (on demand)
Il primo film girato durante la pandemia? No, forse il primato spetta ancora a Lockdown all’italiana di Enrico Vanzina. Ma quella del testosteronicissimo Doug Liman (Mr. & Mrs. Smith, Edge of Tomorrow – Senza domani) parte sempre come commedia sociologica. Per poi trasformarsi in un action (ma a chilometro zero) con tanto di furto di brillocco a Harrods. Tra Anne Hathaway e Chiwetel Ejiofor c’è alchimia, e sono i primi a non prendersi sul serio: come tutto il film, il che lo rende simpatico nonostante i difetti.
Non mi uccidere di Andrea De Sica – 21 aprile (on demand)
Twilight all’italiana? Sì, ma decisamente virato all’horror. Così promette Andrea De Sica. Che, dopo il bell’esordio I figli della notte e il successo di Baby, dirige i teen idol Alice Pagani (sempre scuderia Baby) e Rocco Fasano (dal “concorrente” SKAM Italia) in una storia d’amore tra sangue e darkness. Al copione lo stesso regista insieme a Gianni Romoli, storico collaboratore di Ferzan Özpetek, e il collettivo di nuova generazione GRAMS*, sempre dietro la serie sulle squillo dei Parioli.
Alice e Peter di Brenda Chapman – 22 aprile (Amazon Prime Video)
Alice (nel paese delle meraviglie) e Peter (Pan) origin story. O quasi. Accolta malamente dalla critica USA, questa è una rilettura immaginifica (firmata dalla Brenda Chapman di Ribelle – The Brave) dei due capisaldi della letteratura per ragazzi, ripensati però in una chiave sospesa tra family movie e attualità. I protagonisti diventano black, e i loro mondi che collidono l’occasione per un mash-up ambiziosissimo (forse troppo). Angelina Jolie sorveglia con la solita classe, anche se a volte pure lei sembra poco convinta del risultato.
Estraneo a bordo di Joe Penna – 22 aprile (Netflix)
Dopo Away con Hilary Swank, Netflix prosegue nel filone della fantascienza al femminile. Mettendo al centro di questo nuovo titolo Anna Kendrick, ricercatrice scientifica, e Toni Collette, comandante dello shuttle lanciato verso il gettonatissimo Marte. A bordo del quale potrebbe esserci un clandestino. Se la trama pare già sentita, interessante è invece il nome dietro la macchina da presa. Ovvero Joe Penna, musicista e filmmaker brasiliano con già all’attivo l’applaudito Arctic starring Mads Mikkelsen.
L’apparenza delle cose di Shari Springer Berman e Robert Pulcini – 29 aprile (Netflix)
Dopo il ruolo (da nomination agli Oscar) di Marion Davies in Mank, Amanda Seyfried torna su Netflix in coppia con James Norton (la serie cult Happy Valley e l’ultimo film di Uberto Pasolini, il bello e invisibile Nowhere Special): sono due sposini che, appena trasferitisi a New York, entrano già in crisi. Dal romanzo omonimo di Elizabeth Brundage, dirige il duo Shari Springer Berman e Robert Pulcini (American Splendor, Il diario di una tata).
Nomadland di Chloé Zhao – 30 aprile (Star/Disney+)
Il film dell’anno? Sì. Dal Leone d’oro a Venezia 77 ai prossimi Academy Award, da cui dovrebbe tornare vincitore (pressoché certa la statuetta alla regista Chloé Zhao, ma anche quella di best movie dovrebbe essere sua), è l’opera che, nell’anno della pandemia, ha saputo fotografare quella che insieme è voglia e bisogno di fuga. Incarnata perfettamente dalla “nomade” Frances McDormand, in un’altra performance indimenticabile. Imperdibile.
Senza rimorso di Stefano Sollima – 30 aprile (Amazon Prime Video)
Stefano Sollima vuò fa’ l’americano, ancora. E lo fa benissimo. Dopo il sequel di Soldado (e la serie internazionale girata per Sky ZeroZeroZero), stavolta Mr. Suburra si confronta col mito letterario di Tom Clancy. E piazza il lanciatissimo Michael B. Jordan in un action-thriller classico e contemporaneo insieme. Tutti i nomi coinvolti sono da Serie A, l’orgoglio tricolore (per una volta) non è una posa.