Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson – febbraio
Arriverà da noi nel 2022 il film che ha stregato la critica americana alla fine dell’anno precedente. E che riconferma – anche se non ce n’era bisogno – la statura di PTA tra gli Autori (maiuscolo) viventi. Una storia d’amore, di formazione, di cinema ambientata nella Hollywood anni ’70. Tra i supporting di lusso Sean Penn e Bradley Cooper, ma la scena è tutta per le rivelazioni Cooper Hoffman (figlio del compiantissimo Philip Seymour, tra i favoriti del regista) e Alana Haim (una delle portentose sorelle Haim dell’indie pop).
The Batman di Matt Reeves – marzo
Dopo l’infausta parantesi Ben Affleck (ma con lui il pubblico è stato fin troppo ingeneroso, diciamolo), arriva la darkissima versione firmata Matt Reeves, che vuole riscrivere il superhero senza superpoteri “made in DC Comics” e riportarlo ai fasti che furono dell’accoppiata Bale/Nolan. Stavolta tocca a Robert Pattinson (scelta sulla carta, e nelle prime immagini, giustissima), affiancato dall’incontestabile Catwoman di Zoë Kravitz e dal “Pinguino” Colin Farrell (già in canna una serie spin-off). Hype alle stelle, anzi: di più.
Animali fantastici – I segreti di Silente di David Yates – aprile
Nell’avventura che ripercorre le origini del mito di Harry Potter (e del “preside” Albus Silente, alias Jude Law), il Newt Scamander di Eddie Redmayne è ancora alle prese coi misfatti di Grindelwald, lasciato nel capitolo precedente con le fattezze di Johnny Depp. Che – in sintesi, ma non troppo – il tribunale dell’internet ha deciso di far fuori: al suo posto, dunque, Mads Mikkelsen. Questa è la vera novità, tutto il resto è la solita (si spera impeccabile) certezza.
Bullet Train di David Leitch – aprile
Brad Pitt e Sandra Bullock… ma Lady Gaga resta fuori. Era stata annunciata anche lei tra i protagonisti di questo action a sfondo nipponico, ma pure senza il suo nome il cast promette benone (ci sono anche Michael Shannon, Aaron Taylor-Johnson, Joey King, Zazie Beetz e Logan Lerman). Cinque assassini di professione s’incrociano fatalmente sul treno del titolo, che viaggia ad altissima velocità. Dirige lo specialista David Leitch, già artefice di Atomica bionda e Deadpool 2.
The Northman di Robert Eggers – aprile
Prima sono venuti The VVitch e The Lighthouse, horror d’autore che l’hanno consacrato tra i grandissimi di questi ultimi anni. Ora Robert Eggers alza la posta, e anche il cast: Nicole Kidman e Alexander Skarsgård si ritrovano dopo Big Little Lies (come madre e figlio: in tempi del racconto diversi, si capisce), e con loro ci sono anche Ethan Hawke, Björk (!), Willem Dafoe e la “sua” Anya Taylor-Joy, lanciata proprio da The VVitch. È stato definito un revenge thriller vichingo: non male.
La rivincita delle bionde 3 di Jamie Suk – maggio
Ebbene sì, tutto vero: vedi (sopra) le ultime dichiarazioni della stessa Reese Witherspoon, che covava il progetto (rimandatissimo) da tempo. A quasi vent’anni (di già?) dal capitolo secondo, torna la mitica Elle Woods, che cerca di aggiornare la sua “vie en rose” al mondo corrente: c’è ancora posto per l’avvocatessa più cult d’America? Al copione entra pure Mindy Kaling: c’è da fidarsi.
Top Gun: Maverick di Joseph Kosinski – maggio
Rinviato causa pandemia, torna, per la gioia di Generazione X e Early Millennials, il pilota Pete “Maverick” Mitchell che ha lanciato un mito immortale. Ora è un istruttore di volo nonché la guida del wannabe top gun Bradley Bradshaw (Miles Teller), figlio del suo ex compianto partner di volo Nick “Goose”. Tra i ritorni anche Val Kilmer, alias Thomas “Iceman” Kazansky, mentre Jennifer Connelly è la lead femminile al posto di Kelly McGillis. Nel cast anche Jon Hamm e Ed Harris.
Jurassic World – Il dominio di Colin Trevorrow – giugno
Altro giro, altri ritorni di saghe cult. E, soprattutto, di personaggi indimenticati: i protagonisti dell’originale spielberghiano – Sam Neill, Laura Dern, Jeff Goldblum – si schierano infatti al fianco dei nuovi volti del ciclo giurassico, ovvero Chris Pratt e Bryce Dallas Howard. Spielberg è come sempre produttore esecutivo, alla regia torna il Colin Trevorrow del reboot del 2015, dopo il mezzo passo falso Il regno distrutto diretto da Juan Antonio Bayona (2018).
Don’t Worry Darling di Olivia Wilde – settembre
È stato il set galeotto per Harry Styles (tra i protagonisti) e Olivia Wilde (regista): sì, d’accordo. Ma, parlando di cinema (siamo qui per questo), quello che c’importa è che è l’opera seconda dell’attrice e oggi nuova autrice del panorama hollywoodiano, lanciata dalla Rivincita delle sfigate (infelice titolo italiano di Booksmart). Anni ’50, America perfetta solo all’apparenza, e una moglie (la fenomenale Florence Pugh) che forse si ribella al marito (lo stesso Styles). Nel cast anche Chris Pine e Gemma Chan.
Black Panther: Wakanda Forever di Ryan Coogler – novembre
Quale sarà il nuovo corso della Pantera Nera dopo la morte di Chadwick Boseman (sigh)? Lo spotlight dovrebbe essere puntato sulla sorella Letitia Wright, ma ancora – ovviamente – si sa pochissimo del capitolo secondo del cinecomic che ha rivoluzionato il Marvel Cinematic Universe. E che ha cambiato Hollywood. Dietro la macchina da presa ancora Ryan Coogler, davanti ancora Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Martin Freeman, Winston Duke e Angela Bassett. Il sottotitolo – Wakanda Forever – è già da pelle d’oca.
Avatar 2 di James Cameron – dicembre
Finalmente, eccoci qua. Vabbè, bisogna aspettare il prossimo Natale, ma Avatar 2 stavolta arriva per davvero. E non si leverà di torno per un bel pezzo: i sequel del film che ha incassato di più nella storia del cinema sono previsti fino al 2028 (le sale, almeno fino a lì, possono tirare un sospiro di sollievo). Cameron ha promesso che «la Weta Digital sta facendo un lavoro straordinario per riportare in vita il mondo di Pandora e i personaggi del film». Attendiamo fiduciosi.
Babylon di Damien Chazelle – dicembre
Dopo il bellissimo (e da molti incompreso) First Man, Chazelle torna alle atmosfere di La La Land che l’hanno reso quel è che diventato. Ma stavolta la Hollywood non è quella contemporanea, bensì quella dell’Età dell’Oro (nella fattispecie, il passaggio dal muto al sonoro, un po’ come accadeva in Cantando sotto la pioggia). La coppia originale prevista era composta da Brad Pitt e Emma Stone, ma al posto della seconda, impegnata su altri set, è arrivata Margot Robbie. C’era una volta a Hollywood, ancora: tutto torna.
Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese – uscita da definire
Squadra che vince non si cambia. E quella composta da Martin Scorsese e i suoi due attori feticcio (Robert De Niro e Leonardo DiCaprio) è una delle più stratosferiche di tutti i tempi. Stavolta sono però tutti e tre insieme per la prima volta. L’occasione dello storico incontro è questo thriller, attesissimo da tempo, che segue la cronaca degli omicidi avvenuti tra i membri di una tribù indiana in Oklahohma dopo che nel loro territorio è stato trovato del petrolio. Non vediamo l’ora.
Le otto montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch – uscita da definire
Luca Marinelli e Alessandro Borghi di nuovo insieme: e tanto ci basta. La coppia di nuovi divi del nostro cinema, consacrata in un sol colpo da Non essere cattivo di Claudio Caligari, è protagonista dell’adattamento del romanzo Premio Strega di Paolo Cognetti, insieme a Filippo Timi ed Elena Lietti. Alla regia il Felix van Groeningen di Alabama Monroe – Una storia d’amore, affiancato da Charlotte Vandermeersch. Sarà Venezia 79?
Siccità di Paolo Virzì – uscita da definire
Monica Bellucci, Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Sara Serraiocco, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi… Già basta una schiera di nomi come questa. Solo questo sappiamo finora del nuovo Virzì, e in più il fatto che queste storie corali saranno ambientate in una Roma che muore di sete: letteralmente. Alla sceneggiatura, insieme al regista, i soliti Francesco Piccolo e Francesca Archibugi, più la new entry Paolo Giordano.