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D’amore e tuono: il nuovo ‘Thor’ tra action girls e Guns N’ Roses

Abbiamo incontrato il regista Taika Waititi e i protagonisti del nuovo capitolo ‘Love and Thunder’. Dal ‘solito’ Chris Hemsworth a Natalie Portman, che torna dopo quasi dieci anni. Fino al nuovo (super)villain Christian Bale. Spoiler: stavolta si pesta duro

Foto: Marvel Studios

«Appena incontri Chris Hemsworth ti rendi conto che ha un senso dell’umorismo pazzesco. “Questo” Thor gli somiglia davvero tantissimo: affidabile, eroico, buffo…». Parola del regista Taika Waititi, che “incontriamo” via Zoom da Los Angeles. «Praticamente è un documentario!», lo interrompe scherzando lo stesso Hemsworth. «Siamo diventati subito amici», riprende il regista neozelandese. «Chris ha un’energia incontenibile e hai sempre la sensazione che non stia recitando, anche quando recita».

Thor: Love and Thunder di Taika Waititi – col protagonista in mantellone rosso, possente muscolatura, dopo la versione “sfatta” e con pancetta (finta) di Avengers: Endgame, e, stavolta, ben due martelli – arriverà sugli schermi il prossimo 6 luglio. Il nuovo capitolo – il quarto degli stand alone dedicati al personaggio Marvel – è comico, melodrammatico, tragico. Unisce abbondanti effetti speciali (la nuova tecnologia di sfondi The Volume e CGI), umorismo bislacco à la Waititi, spirito libertario e blando superomismo nietzscheano. È come se Waititi avesse ricevuto le chiavi di un super bolide da strada (pare il budget si aggiri intorno ai 185 milioni di dollari) e gli avessero detto: “Taika, portalo pure dove ti pare!”. E lui lo ha spinto a tutta velocità anche in strade sterrate.

Nel segno dei Guns N’ Roses

Thor: Love and Thunder è ritmato – grazie all’azione, al montaggio e alla musica – e molto vintage. È anche un omaggio esplicito a un preciso tipo di estetica un po’ metal anni Ottanta. Musicalmente parlando, ascoltiamo più volte la hit d’antan Sweet Child O’Mine dei Guns N’ Roses. «Volevo spendere più soldi che potevo in colonna sonora», osserva sorridente ed entusiasta Waititi. «Volevo la soundtrack dei miei sogni! Cercavo un’estetica roboante, a tutto volume, ipercromatica, un’intera tavolozza di colori tutta da usare in abbondanza! Volevo un’iconografia che richiamasse i graffiti sui furgoncini degli anni Ottanta o sulle copertine degli album rock’n’roll del tempo. Persino il logo del titolo viene da quell’estetica, è il genere di scritta che, ai tempi della scuola, avrei dipinto sul mio diario senza ascoltare il professore! Ricordo che all’epoca ho passato mesi e mesi di lezioni noiose a perfezionare la mia abilità nel disegnare il logo dei Metallica senza ascoltare l’oratore». Poi, rivolto a una classe immaginaria, aggiunge ammiccando: «Ragazzi, se siete annoiati, smettete di prestare troppa attenzione a quel che viene detto in classe e disegnate più loghi (ride, nda)!». E conclude: «I Guns N’ Roses sono la mia band preferita di tutti i tempi. Credo sia il sound perfetto per presentare musicalmente questa folle avventura visiva. Uno dei miei sogni è diventato realtà».

Chris Hemsworth (letteralmente) a nudo: Thor c’est moi!

Chris Hemsworth è Thor. Foto: Marvel Studios

«Lavorare con Taika significa entrare in un magnifico, bellissimo caos. Sul set c’è musica a tutto volume, e lui passa il tempo sempre dietro alla macchina da presa, facendo risatine in continuazione… C’è libertà estrema e un entusiasmo contagioso. È come se un buffo fan di Thor facesse fare al suo eroe tutto quello che gli pare. Un set di Taika è pura spontaneità, una vera avventura alla scoperta di sé, di un umorismo strambo e divertente». Il divo australiano Chris Hemsworth torna dunque a vestire i panni del supereroe Marvel che lo ha reso popolare in tutto il mondo. Per la precisione, anche a “svestire” i panni di Thor: c’è una scena ambientata a una sorta di “Nazioni Unite” degli dèi in cui il dio col martello resta completamente nudo davanti al libertino Zeus-Russell Crowe, il lato B ben visibile e relativo svenimento buffo di alcune odalische astanti. «Stavolta ricompare la mia ex fidanzata cinematografica Jane Foster (Natalie Portman, nda), vestita esattamente come me nei panni dell’eroina Mighty Thor, con il mio vecchio martello Mjöllnir. Io ora impugno un altro martello, lo Stormbreaker, e ci sarà un po’ di invidia anche fra i martelli (ride, nda)! Thor è cambiato, sullo schermo, in questi anni. Mi auguro che la vena umoristica di Love and Thunder, in cui mi identifico molto, possa proseguire… sento affinità soprattutto con il Thor “festaiolo”! Avreste dovuto vedermi poche ore fa al party della prima del film (ride, nda)!».

Action Girls: Natalie Portman e Tessa Thompson

Tessa Thompson nei panni di Valkyrie. Foto: Marvel Studios

Natalie Portman torna nel Marvel Cinematic Universe (mancava dai tempi di Thor: The Dark World del 2013) e riprende il ruolo dell’amata Jane Foster, e diventerà anche l’alter ego femminile di Thor, ovvero la rocciosa Mighty Thor. «Ho dovuto mettere su un po’ di muscoli e fare molta palestra!», racconta Portman. «Dopo avere visto per tanti anni Chris in costume da Thor, è stato abbastanza surreale vedermi vestita come lui, con mantello, bracciali e stivali. È stato bello ritrovarsi nel mondo degli eroi, e in particolare diventare, per la prima volta, una supereroina al contempo forte e vulnerabile. Solo ora ho capito davvero quanto lavoro si sia sempre sobbarcato Chris, anche nei film precedenti: per “diventare” supereroe, non devi preparare soltanto il ruolo, ma anche il tuo fisico!». «Natalie era sempre la prima di noi ad arrivare in palestra!», aggiunge l’altra donna d’azione del film, Tessa Thompson, che tornare a vestire i panni della tostissima Valkyrie. «Ci siamo allenati tanto per entrare nei personaggi. Le eroine femminili in questa avventura sono decisive. È stato un film faticoso da preparare, ma estremamente divertente da girare».

Il (super)villain: l’“angelo caduto” Christian Bale

La new entry Christian Bale è Gorr, “The Gods’ Butcher”. Foto Marvel Studios

Uno dei personaggi più interessanti del nuovo Thor è il cattivo Gorr o “The Gods’ Butcher” (macellatore degli dèi), interpretato con inquietante verosimiglianza dall’ex Batman Christian Bale. Il suo personaggio è votato al Male, perché si è sentito abbandonato dal dio che venerava mentre la figlioletta moriva di fame e di sete. Bale in versione “Gods’ Butcher” presenta evidenti cicatrici-protesi realizzate al make-up e ha un look vagamente marilynmansoniano. «È sempre divertente interpretare il cattivo», racconta Bale, «affascina subito chi assiste alla storia… la cattiveria e la malvagità di Gorr hanno “ragioni” in parte umane e comprensibili. Se il mio personaggio funziona, è anche merito degli artisti del make-up che mi hanno trasformato, per ore, in Gorr… ogni giorno!».

Il futuro di Thor (e Taika Beatboxing)

Come al solito, nel MCU il film si chiude lasciando aperte alcune linee narrative (e con un doppio sottofinale sui titoli di coda). Cosa ci attende ora? Il produttore Kevin Feige rassicura: «C’è quella fonte inesauribile chiamata albi a fumetti, è da dove vengono le storie di questi film. Sono stati adattati tutti? No, finché riusciremo a immaginare versioni cinematografiche potenti come Love and Thunder, andremo avanti. Cosa succederà ora a Thor? Non lo sappiamo ancora con esattezza, ma ci sono sicuramente ancora molte cose da dire. Intanto, già il prossimo mese, al Comic-Con di San Diego, verranno rivelate diverse novità sull’Universo Marvel. Dopo tre anni, non vediamo l’ora di poter svelare qualche anticipazione sul futuro!». Taika Waititi chiude la conferenza stampa dando prova delle sue doti di beatboxer (in parte accompagnato da Hemsworth). Dopo il beatboxing, il regista conclude la conversazione con uno slogan (quasi) pubblicitario: «Non perdete Thor: Love and Thunder – qualsiasi cosa voglia suggerire quel Thunder – sul grande schermo!».

A presto con la recensione o, per dirla con i fumetti: [Continua…]

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