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Frank Matano, fra tonni spiaggiati e premi Oscar

Frank è passato in redazione insieme al regista Matteo Martinez per raccontarci come è nato il loro primo film insieme. E ovviamente ha fatto il tonno spiaggiato per noi.
Frank Matano e Matteo Martinez sul set di 'Tonno Spiaggiato'. Foto di Andrea Pirrello.

Frank Matano e Matteo Martinez sul set di 'Tonno Spiaggiato'. Foto di Andrea Pirrello.

In Tonno spiaggiato Frank Matano si è messo in gioco come non mai. Anche perché questo film l’ha scritto insieme al suo miglior amico, Matteo Martinez, che è il regista. Se poi ci metti che la promozione del lungometraggio, al cinema con Vision Distribuiton, è stata affidata a due premi Oscar, la pellicola è davvero un unicum nel panorama dei film italiani, grazie alla sua comicità surreale e nonsense: «Anche se non volevamo essere gratuiti, pure il nonsense deve avere un senso», spiega Frank durante la visita in redazione. «Non ci siamo limitati in niente, siamo stati fortunati che la produzione ci abbia dato totale libertà, abbiamo fatto cose folli, ma costruito un pensiero dietro ognuna di quelle idee» racconta Matteo.

Frank interpreta Francesco, che ha quasi 30 anni e mette il parmigiano ovunque: «In realtà avevamo molte alternative alle battute, all’inizio era “Sono Francesco, ho quasi 30 anni e non ho mai visto Breaking Bad”, però Matteo giustamente osservava che è un riferimento culturale che magari fra 10 anni si sarebbe perso, il parmigiano invece è sempre di moda». Il protagonista è un comico che non fa ridere, almeno finché durante uno stand up non prende in giro la fidanzata in carne che, incazzata nera, lo lascia. Nella mente di Francesco prende forma un progetto assurdo: uccidere un membro della famiglia della ragazza per provare a ricucire il rapporto. La scelta cade sulla vulcanica e bizzarra zia Nanna, alias la strepitosa Lucia Guzzardi: «Ha 91 anni e ha fatto una performance incredibile» dice Matteo «Ai provini è arrivata in macchina da sola, non sapeva bene la parte ma ha iniziato a parlare dei fatti suoi ed era perfetta. Lei in realtà voleva fare la rumena: perché nel film c’è una parte più piccolina, che dice due cose. Non ne voleva sapere di interpretare zia Nanna, l’abbiamo dovuta convincere».

Lucia Guzzardi e Frank Matano in ‘Tonno Spiaggiato’. Foto di Andrea Pirrello.

Il titolo del film nasce da un vecchio video che Martinez e Matano hanno fatto insieme: «Dura 8 secondi e Frank fa il tonno spiaggiato sulla riva, era andato molto bene e faceva ridere. Lo abbiamo scelto perché si ricorda facilmente e in più per fortuna rispecchia anche il personaggio, che è un pesce fuor d’acqua» afferma il regista. E ovviamente Matano ha imitato il tonno spiaggiato anche per noi in redazione, guardate le nostre Stories su Instagram.

Matteo e Frank sono cresciuti con i Simpson: «Ho pure il tatuaggio di Blinky», racconta Matano mentre ci mostra il tattoo del pesciolino arancione a tre occhi. E ovviamente l’immaginario springfieldiano creato da Matt Groening è stato la fonte di ispirazione principale. «Poi pure i Griffin, South Park, Buster Keaton perché nel film ci sono alcune cose fisiche come il salto dalla finestra. A noi piace tantissimo la comicità visiva, che forse è la cosa che ci contraddistingue perché in Italia la commedia invece è molto parlata: dopo la prima settimana di riprese ho chiesto a Matteo: “Ma io quando dico qualcosa?”, perché per i primi 7 giorni ho solo corso, saltato e mi sono fatto male».

Lavorare con il proprio miglior amico ha solo pro per Frank «magari i contro arriveranno se il film andrà molto bene e inizieremo a pensare di noi stessi più di quanto dovremmo» ride «Siamo una squadra e c’è grande rispetto: per la regia io mi fidavo completamente di Matteo».

Il peggior difetto dell’altro? «Frank è troppo gentile» inizia Martinez. «E Matteo forse è troppo diretto» replica Matano (risate) «Ci compensiamo: sul set era così, “poliziotto cattivo, poliziotto buono”, e lui era quello cattivo, ma non cattivo in senso brutto eh, capiamoci…» (risate).

Matano racconta di non aver mai fatto nulla di folle per amore, al contrario del suo personaggio: «Non ho mai ucciso nessuno, è illegale (ride) Sono noiosissimo, al massimo due ore di macchina. Però è un grande gesto, con quel che costa la benzina…».

La colonna sonora è stata composta da Danilo Turco, in arte Danjlo: «È veramente un genio, dovrebbe fare tutti i film, è una risorsa pazzesca. Le musiche un po’ vengono sottovalutate soprattutto nella commedia e invece sono fondamentali» afferma Frank. «Con lui abbiamo lavorato durante la scrittura, in alcune parti siamo partiti proprio dal suono. Forse la sequenza a cui ha dato più carattere con il sonoro è quella della vestizione e della camminata del prete. Abbiamo sperimentato tantissimo» dice Matteo.

La promozione di Tonno Spiaggiato è stata affidata nientemeno che a Paolo Sorrentino e a Steven Spielberg. Con il regista de La Grande Bellezza, i ragazzi hanno realizzato un sketch esilarante: «Lo abbiamo scritto insieme a Francesco Arienzo e gli abbiamo mandato una mail» racconta Matano «E lui ci ha chiamato due giorni dopo dicendo che voleva farlo. Stavamo in metro e io parlavo sottovoce a Matteo: “è Sorrentino”. Pazzesco, surreale: Matteo ha diretto Paolo Sorrentino».

«È simpaticissimo, è stato strano perché diceva: “Ma così va bene? La rifacciamo? Vi giuro che ieri notte ho studiato”» gli fa eco Martinez.

Sui social c’è anche Spielberg che raccomanda di andare a vedere il film con il suo accento americano: in pratica la promozione è affidata a due premi Oscar. «So’ amici, capito? Solo premi Oscar per Tonno Spiaggiato».

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