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Amy Berg
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La regista racconta perché ha deciso di dedicare un film alla Joplin, «una voce e un’anima che non hanno eredi», anticonformista del rock, che ci manca da morire
L’opera più bella vista finora a Venezia sarà nei cinema italiani dall'8 ottobre. Leggi l'intervista alla regista Amy Berg su Rolling Stone di ottobre, in edicola
Un film sul tempo e sul destino. Così Guè ha definito ‘Parthenope’ quando l’ha presentato con il regista (tutto vero). Ed è una recensione esattissima, perché dentro questa storia c’è sia il tempo della protagonista, una ragazza poi donna che attraversa la vita, sia quello del suo autore, che dopo ‘È stata la mano di Dio’ continua a chiudere i cerchi su sé stesso e a perseguire «un’idea di stupore e di futuro». Una lunga chiacchierata sul cinema, la giovinezza, la coolness, la leggerezza. E sul vedere, soprattutto quello che ancora non si è visto
Perché Francis Ford Coppola è sempre stato l’innovatore, lo sperimentatore, «lo studente: io mi considero così ancora adesso, mica un maestro». Da ‘Il padrino’ ad ‘Apocalypse Now’ a, oggi, ‘Megalopolis’, il film che è già leggenda, ancora prima di uscire. Non si può parlare di e con lui senza parlare di ossessione, di passione, di soldi, di rischi. E, soprattutto, di cinema. Che è l’inizio e la fine: oltre c’è solo l’amore. Una conversazione. Anzi: la conversazione
L'attore parla dell'arco inaspettato del suo personaggio nella serie Netflix sui cacciatori di tesori adolescenti, del finale della prima parte della quarta stagione (disponibile dal 10 ottobre) e di che cosa dobbiamo aspettarci per la seconda (in arrivo il 7 novembre)
Arriva su Sky e in streaming su NOW ‘Hanno ucciso l’Uomo Ragno’, la serie di Sydney Sibilia che racconta la “storia leggendaria” di due antieroi di provincia diventati supereroi di una nazione. Abbiamo incontrato il regista, che ai ‘coming of age’ (e ‘of pop culture’) è abituato, e i due protagonisti: Elia Nuzzolo (alias Max Pezzali) e Matteo Oscar Giuggioli (Mauro Repetto). Tra sogni, musica e la voglia, ancora, di cambiare tutto
E non solo per colpa (o merito) del trucco, che lo rende irriconoscibile nella serie spin-off di ‘The Batman’. Ma anche perché per la prima volta è un cattivo senza redenzione (o forse no?). Lo abbiamo incontrato
Presentato in apertura della quarta edizione di Sentiero Film Factory, il nuovo documentario del regista di 'Margini' conduce nel campo profughi di Shatila, a Beirut, dove il cielo si vede solo dal campo da calcio. Per parlare di libertà, ma soprattutto di pallone
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