Sono due i nomi da tenere presente nel mondo dello showbiz televisivo italiano: quello di Beppe Caschetto è uno. L’altro è quello di Lucio Presta. Insieme detengono i contratti manageriali di quasi tutto il mercato, secondo una nota logica di bipolarismo all’italiana. Il resto esiste, c’è, ma è roba da gruppo misto per intenderci. Sono di Presta -l’uomo Nato con la camicia come lui stesso si definisce dando titolo al libro autobiografico pubblicato di recente per Mondadori- artisti tipo Roberto Benigni, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Lorella Cuccarini, nonché Amadeus, prossimo presentatore e direttore artistico di Sanremo. Poi, pure Belén e consorte fanno parte del roster. Ed è proprio la coppia scoppiata (e poi riaccoppiata) che condurrà la nuova edizione del Festival di Castrocaro (in onda domani, in prime time su Rai2). Per la prima volta, l’evento arrivato alla 62esima edizione, è prodotto dalla Arcobaleno 3 di Presta. E la nostra chiacchierata con lui comincia proprio da qui.
Come mai ha deciso di scommettere su un prodotto così difficile, non più in voga come un tempo?
«Perché a volte si va a cercare la sfida, per tenere alto il desiderio di lavorare con passione. Il brand Castrocaro è ancora forte. Allora, proviamo a lavorare mi son detto».
Bella scommessa. Anche perché l’evento andava in onda su Rai1, mentre quest’anno lo vedremo su Rai2. Come mai la Rai ha deciso di non trasmettere l’evento sulla rete ammiraglia? Credono nel progetto meno di quanto ci crede lei?
«A dire il vero ho chiesto io direttamente a Rai 2 e non a Rai 1 perché ho sentito il direttore di rete Freccero interessato».
Avete scelto di mettere Belén e Stefano De Martino a condurre. Perché proprio loro?
«Perché sono in un momento magico. Belén è straordinaria quando è serena e Stefano la vera rivelazione di questa stagione appena passata e sicuramente anche della prossima».
Presidente di giuria, Simona Ventura. Ripropongo la domanda: come mai?
«Guardi, Simona e la musica, sono un binomio stupendo. Se poi è su Rai 2 allora ancora di più».
La Ventura ha condotto anche l’ultima edizione di The voice of Italy. Pensa che la rivedremo?
«Sarà sicuramente protagonista della stagione tv su Rai 2. Ci sarà e con molti appuntamenti».
Proprio a The voice of Italy fu avanzata da Gigi D’Alessio la proposta di mandare il vincitore del talent direttamente a Sanremo. Una dinamica giusta a suo parere?
«Tutti i vincitori dei talent musicali sognano di andare a Sanremo, perché no, quindi? Almeno nella selezione finale».
In passato Castrocaro era considerato il primo step verso il Festival di Sanremo. Chi vince quest’anno che prospettive può sperare di avere?
«Cercherò di dargli buoni consigli per affacciarsi al professionismo con un indirizzo ben chiaro».
Sempre a proposito di Sanremo: quest’anno, per la 70esima edizione, come conduttore e direttore artistico ci sarà il suo Amadeus. Un commento?
«Sono felice per lui perché è arrivata questa consacrazione al momento giusto, sia per maturità che per complicità con il pubblico. Sono certo che si vedrà la sua passione, e che spiccherà il suo stile».
Lo scorso anno, al posto di Amadeus, Claudio Baglioni fu massacrato dallo spettro del conflitto di interessi. C’è chi è già pronto a scatenare la polemica anche questa volta. Come la vive?
«Mi permetto di dirle con certezza che non esiste il problema».
In effetti, sembra molto sicuro…
«Lo sono. E le aggiungo che anche chi cerca polemica sterile farà fatica».
Nella sua scuderia anche Antonella Clerici che, per ora, è inspiegabilmente senza un programma. Cosa succede?
«Spesso ho visto allenatori nuovi mettere da parte alcuni campioni, tentare legittimamente altre strade, ma poi dopo qualche partita tornare a bussare alla porta del campione e chiedergli di scendere nuovamente in campo».
La stessa Clerici ha dichiarato che non le piace essere pagata senza lavorare. Com’è possibile, a suo avviso, che un’azienda di stato lasci in panchina un’artista capace e apprezzata, pagandola più di 1 milione di euro all’anno?
«Come dicevo, capita di voler provare altre strade, lasciare i migliori in panchina per poi tornare da loro. Credo che accadrà anche con Antonella».
Un’ultima domanda a furor di popolo: è possibile che rivedremo Paola Perego alla conduzione de La Talpa?
«Paola merita di rifare La Talpa, merita di essere rifatta perché è ancora fortissima e sono certo che Carlo Freccero ci metterà impegno per farla».