Mikey Madison è ‘Anora’ e ‘Anora’ è Mikey Madison | 'Anora', intervista alla protagonista Mikey MadisonRolling Stone Italia
Waiting for the Oscars

Mikey Madison è ‘Anora’ e ‘Anora’ è Mikey Madison

Nei panni di una lap dancer con un cuore d'oro e un carattere d'acciaio nel pluripremiato film di Sean Baker, l'attrice di 'Better Things' mostra una sensibilità straordinaria e un talento che la porterà lontano

Foto: Ryan Pfluger. Outfit: Paris Georgia. Bodysuit: Wolford

Mikey Madison è arrivata con degli snack. La star di Anora e io abbiamo in programma di incontrarci a Woodbridge Park, un piccolo spazio verde a Studio City, in California, con delle graziose panchine, un parco giochi e molti alberi. I bambini si divertono nell’area giochi con le loro mamme (o con le tate). Puntualissima, Madison, 25 anni, attraversa il prato con in mano due coperte e una borsa piena di leccornie di Trader Joe’s. Al suo fianco c’è un piccolo chihuahua color oro di nome Jam, con gli occhi verde brillante.

«Ho notato che ti piace provare snack interessanti», dice. Sembra che mi abbia cercato su Google. Scartiamo biscotti alla crema al gusto di fragola e limonata, popcorn al caramello con sciroppo d’acero e sale marino, caramelle gommose a tema oceano, patatine al gusto di sottaceti, caramelle gommose acidule, cioccolatini fondenti con semi di girasole e seltz aromatizzato per mandare giù il tutto. Mentre Madison mangia, Jam (nome completo: Larabee Strawberry Jam Madison) rosicchia un bastoncino di manzo.

Per chiunque abbia visto Anora, in cui Madison interpreta la escort di Brooklyn che balla la lap dance, morde teppisti russi e dice parolacce, questa scena idilliaca potrebbe sembrare un po’ stridente. L’ultimo film dello sceneggiatore e regista Sean Baker, le cui storie tendono a seguire persone che vivono ai margini della società (vedi anche Tangerine del 2015, Un sogno chiamato Florida del 2017 e Red Rocket del 2021), è a tratti ansiogeno, sorprendentemente divertente e molto toccante. Già prima della sua uscita, ha generato un’ondata di lodi nel circuito dei festival, tra cui la vittoria del premio più importante a Cannes, la Palma d’oro. E mentre Baker spesso ingaggia attori non professionisti per i suoi film, Madison non è una dilettante. È così convincente nel ruolo di questa prostituta russo-americana, dura ma dolce, che sembra una vera professionista.

ANORA | Trailer Ufficiale (Universal Studios) - HD

«Quando mi incontrano, molte persone mi chiedono: “Oh, quindi ora diventerai un’attrice professionista?”», racconta Madison. «Credo pensassero che fossi quel personaggio».

Sebbene Madison sia probabilmente più nota per aver interpretato per anni la figlia maggiore di Pamela Adlon nella serie FX Better Things, Baker ha scritto Anora pensando specificamente a lei dopo averla vista interpretare un’assassina squilibrata nel reboot di Scream del 2022. In quel film, mentre il suo personaggio Amber (attenzione, spoiler!) si avvia verso una morte comicamente sanguinosa, Madison passa dall’espressione impassibile a un’espressione decisamente selvaggia, emettendo strilli gutturali e agitando gli arti come se fosse posseduta. Qualche anno prima, Madison aveva regalato una performance altrettanto stravagante nei panni di un’intrigante seguace di Manson in C’era una volta a… Hollywood.

Quelle esperienze le sono tornate utili per interpretare Ani (il soprannome che Anora preferisce), la cui vita precipita nel caos dopo aver accettato 15mila dollari, in stile Pretty Woman, per trascorrere una settimana con Ivan, il giovane cliente di uno strip club che si rivela essere il figlio fallito di un oligarca russo. Quando i suoi genitori scoprono che Ivan e Ani sono scappati a Las Vegas, si scatena l’inferno: i supervisori di Ivan si presentano per costringere la coppia ad annullare il matrimonio, Ivan fugge e la minuta Ani combatte il trio di uomini corpulenti con calci, pugni, testate e urla assordanti, lasciando la villa di famiglia ridotta a un disastro di tavoli di vetro e lampade in frantumi. Ci sono voluti otto giorni per girare la scena della lotta, e Madison ha eseguito personalmente tutte le sue acrobazie. «È stata piuttosto dura», dice. «Alla fine delle riprese ero completamente coperta di lividi».

Ma quella non è stata l’unica parte intensamente fisica di Anora. Originaria della California, Madison ha imparato il russo e ha lavorato con un dialect coach per perfezionare l’accento mieloso di Brooklyn che ha Ani. Ha trascorso mesi prendendo lezioni quotidiane per padroneggiare lap dance, twerking e pole dance. Oltre a questo, il suo allenamento comprendeva pilates, barre e bici. Ah, e ha messo un palo nel suo soggiorno.

«Dal punto di vista fisico, ballare è la cosa più dura che abbia mai fatto», dice Madison. «Dovrebbe sembrare naturale, ma non lo è». Anche se definisce il regime di allenamento da lei istituito «molto estremo», afferma che il processo «ha cambiato il modo in cui mi muovevo e mi sentivo nel mio corpo. Avevo una sensualità che prima non sentivo».

Madison ha anche trascorso l’anno precedente alle riprese visitando club di New York e Los Angeles, vivendo a Brighton Beach a Brooklyn, da dove proviene Ani, e seguendo vere ballerine per capire come si avvicinavano ai clienti. Lo dimostra l’intelligenza e l’istinto di Ani: sa come mettere a proprio agio gli uomini di ogni estrazione sociale. «Quel tipo di lavoro è molto psicologico», afferma Madison. «Per fare la ballerina devi essere una persona molto intuitiva. Devi essere in grado di leggere le persone in un modo molto specifico».

Essere figlia di due psicologi non ha certo guastato: Madison sostiene che questo «mi ha dato la possibilità di comprendere e di essere curiosa di scoprire perché le persone fanno certe cose». Cresciuta nella zona di Woodland Hills a Los Angeles, Madison racconta di essere stata estremamente timida e di essere a suo agio solo quando andava a cavallo (prima di dedicarsi alla recitazione, Madison era un’amazzone agonista). Suo padre, però, è un grande cinefilo e le ha fatto vedere i classici film di Bond e di Tarantino. Mentre il suo amore per il cinema sbocciava, Madison ha cominciato a chiedersi se la recitazione potesse aiutarla a uscire dal suo guscio.

«Ero curiosa di scoprire l’intimità che deriva dall’essere un’attrice e come ci si potesse sentire», racconta. «Ho visto attori capaci di vivere grandi esperienze e di creare connessioni profonde».

Foto: Ryan Pfluger. Dress: YSL

La sensibilità di Madison traspare in Ani, il cui aspetto duro è dovuto più all’ambiente che alla sua natura. Madison è un’incorreggibile amante degli animali (oltre a Jam, a casa ha un gatto di nome Biscuit), al punto da riorganizzare la sua giornata al servizio di un comune roditore da cortile. Circa sei mesi fa, mi racconta, ha trovato uno scoiattolo ferito fuori casa e ha girato tutta Los Angeles alla ricerca di una clinica veterinaria che potesse curarlo.

«Comincio a guidare e lo scoiattolo chiude gli occhi: sta praticamente esalando l’ultimo respiro», racconta. «Ero a un minuto dalla clinica. Arrivo e vedo passare una degli assistenti. Le dico: “Scusa?”, e poi scoppio a piangere. Lei mi chiede: “Cosa sta succedendo?”. E io: [imitando i singhiozzi] “Lo scoiattolo! Ho qui uno scoiattolo!”».

Ci vuole molto di più perché Ani versi una lacrima in Anora. Per arrivarci, il film conduce il personaggio attraverso un amplissimo arco emotivo. Lungo il percorso, a Madison viene richiesta anche molta intimità fisica: nudità e scene intime sono argomenti che lei affronta con assoluto pragmatismo. «Ani è una sex worker e il suo corpo è parte del suo lavoro», afferma Madison. «Volevo davvero ritrarre questo personaggio in modo onesto, senza alcun sensazionalismo». Aggiunge che la tensione psicologica non è stata un problema. «Non ero l’unica ad essere nuda, soprattutto nel club», racconta. «Ho guardato alla mia destra e alla mia sinistra e c’erano altre donne nude che ballavano. Era tutto molto informale. A volte mi sentivo più a mio agio di quanto avrei dovuto essere, in realtà».

Anche se la sua interpretazione sta conquistando l’attenzione a Hollywood, Madison afferma che per lei ciò che conta di più sono le opinioni delle Ani nella vita reale. Tira fuori il telefono e mi mostra un video che ha girato alla fine di una proiezione di Anora, organizzata solo per le prostitute. Sullo schermo c’è una sala gremita e, mentre scorrono i titoli di coda, tutte applaudono, con le gambe sollevate in aria e battendo le loro Pleaser dai tacchi altissimi in segno di approvazione.

Da Rolling Stone US

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Credits
Styling: Jamie Mizrahi @ A-Frame Agency. Hair: Mara Roszak using RŌZ @ A-Frame Agency. Makeup: Melissa Hernandez @ The Wall Group. Production: Patricia Bilotti per PBNY Productions. Styling assistance: Alexandra Moghtadaie. Photographic assistance: Travis Chantar e Alexa Ford

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