Per l’Enciclopedia Treccani l’espressione “uè” è la “voce imitativa del pianto infantile, per lo più ripetuta: uè uè”. E il pianto infantile ci sembra la più esatta descrizione del mondo rappresentato nella Paranza dei bambini, il film di Claudio Giovannesi – nei cinema da domani e in concorso a Berlino – tratto dal terzo romanzo di Roberto Saviano. Bambini che piangono, “guaglioni” per dirla nel gergo di Napoli, quella brevissima età di mezzo tra l’innocenza infantile e il radicalismo giovanile, quando le scelte spesso sono già state fatte e le inversioni a U diventano opzioni esistenziali già impossibili da attuare.
I guaglioni della Paranza guardano da fuori – ma in realtà già da dentro – il “Sistema” e a un certo punto buttano le carte per aria e si prendono il Rione Sanità, il centro storico e cerebrale di una delle più iconiche città europee e uno dei più antichi centri del malaffare al potere. Vogliono Nike e Adidas da 300 euro ma vogliono anche ristabilire un codice di giustizia nel Rione, per esempio non si chiede il pizzo ai negozianti che lo abitano, non ci si accanisce gli uni contro gli altri. È una storia complicata da assimilare per chi non conosce la realtà di Napoli, eppure le 43 condanne dell’estate 2016 ne confermano la sostanza.
È tutto vero ed è tutto iperbolico, è tutto inutile ma a tratti comprensibile, è tutto amore e però vince l’odio, è tutto musicale ma gli spari si sentono più forti, è tutto molto localizzato, molto campano, molto napoletano e però in qualche modo è universale e infatti il film parte per la Berlinale, unico italiano in concorso. È tutto ultra-violento, iper-superficiale e alieno ai più basilari valori del rispetto della vita umana, e però a noi sembra sentirli piangere, questi bambini non ancora ragazzi di “Uè Uè Land”.
Saviano e Giovannesi sono stati a trovarci in redazione: li abbiamo messi uno di fronte all’altro a parlare della Paranza, una formula che non vedrete da nessun altra parte.
La paranza dei bambini, prodotto da Palomar e distribuito da Vision Distribution, arriva al cinema il 13 febbraio.