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Venezia 75, Spike Lee: «Conosco quelli come Salvini, sono tutti uguali»

Abbiamo incontrato il regista di 'BlacKkKlansman', in uscita il 27 settembre, che ci ha parlato dell'ondata di razzismo di ritorno, di Trump - o meglio Agent Orange - e del vicepremier italiano. La nostra video intervista.
Spike Lee scattato in esclusiva per Rolling Stone da Fabrizio Cestari a Venezia 75.

Spike Lee scattato in esclusiva per Rolling Stone da Fabrizio Cestari a Venezia 75.

«Matteo Salvini? Non l’ho mai incontrato, ma conosco quelli come lui, perché sono tutti uguali». Dopo il Grand Prix al Festival di Cannes, Spike Lee è passato anche dalla Mostra del Cinema di Venezia per promuovere il suo BlacKkKlansman, in uscita il prossimo 27 settembre. Il film racconta la vicenda di Ron Stallworth, il poliziotto afro-americano che riuscì a infiltrarsi nel Ku Klux Klan.

E il regista non si è tirato indietro dal commentare quello che sta succedendo negli Stati Uniti, con Agent Orange, ovvero Trump, che Lee chiama con il nome del diserbante e defoliante chimico che veniva irrorato nel Vietnam del Sud durante la guerra. Parlando dell’ondata di razzismo che ha investito gli USA e l’Europa, Spike Lee ci ha detto: «Credo che questi presunti leader non rispecchino il buono della loro nazione, rappresentano l’odio. E con i loro seguaci finiranno per stare dalla parte sbagliata della Storia».

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