“Adesso in casa comando io, sono io il Boss”, dice il piccolo Francesco, un bambino di nove anni furbo e vivace, agli amichetti di scuola.
“Sì, vabbè, come se fosse vero…”, gli risponde un altro ragazzino. “Benvenuto nel club dei separati”.
Già, perché la mamma (Daniela Virgilio) e il papà (Simone Montedoro) di Francesco (Alessio Di Domenicantonio) sono in procinto di divorziare. Ma, vista la lite tra i coniugi per tenere l’abitazione di famiglia e nell’impossibilità di capire chi sia il genitore giusto per vivere con Francesco, il giudice – surprise! – ha assegnato la casa al piccolo e ha stabilito che saranno madre e padre ad alternarsi ogni lunedì dentro casa.
Dopo aver conquistato i teenager di tutta Italia con i successi letterari di Tre metri sopra il cielo, Ho voglia di te e Amore 14 (quest’ultimo da lui anche diretto) e aver spostato poi lo sguardo come scrittore e regista sui ventenni con Scusa ma ti chiamo amore, Scusa ma ti voglio sposare e Universitari – Molto più che amici, Moccia si rivolge oggi al pubblico che è cresciuto con lui e che ormai ha l’età in cui ci si sposa, si fanno figli e si entra anche in crisi. E usa ancora una volta toni leggeri e coinvolgenti per parlare di un affidamento di un minore sui generis, in cui sono i genitori ad alternarsi, a casa “del figlio”, scatenando una serie di situazioni divertenti, conflittuali, inaspettate.
Prodotta da Alexandra Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema, Mamma qui comando io è una commedia per famiglie con un cast che si rivolge a molteplici generazioni: Daniela Virgilio, Simone Montedoro, Maurizio Mattioli, Corinne Clery e Alessio Di Domenicantonio.
Dopo essere stato presentato con grande successo in anteprima all’edizione 2023 dell’Ischia Global Film & Music Festival, arriva al cinema dal 14 settembre distribuito da RS Productions in collaborazione con Mirari Vos. Oltre che la regia, Moccia ne firma anche la sceneggiatura insieme a Giorgia Colli e Luca Biglione, scegliendo di raccontare – a partire da una storia vera – come la sentenza di un Tribunale italiano possa cambiare in modo imprevedibile i rapporti all’interno di un nucleo.
La sentenza però è provvisoria: avvalendosi della supervisione di un assistente sociale, il giudice deciderà dopo sei mesi a chi sarà affidato il piccolo in casa. Francesco interpreta a suo modo la
sentenza e confortato dal suo gruppo di amichetti si convince appunto di essere il Boss della casa, scatenando situazioni rocambolesche, come ad esempio organizzando di nascosto una festa lanciata sui social che riempie la casa di ragazzini scatenati e che provoca addirittura l’intervento della polizia.
Rimproverati pesantemente dall’assistente sociale i genitori si accusano a vicenda, spalleggiati anche dalle loro famiglie d’ origine (Corinne Clery e Maurizio Mattioli).
Francesco, che come tutti i figli desidera però la riappacificazione dei genitori, è consapevole di essere stato causa di peggiori litigi e cerca di rimediare comportandosi da ragazzino ubbidiente e disponibile. Prova anche a far riavvicinare i genitori ma all’orizzonte spuntano i nuovi pretendenti di mamma e papà e la situazione si complica ulteriormente fino a precipitare durante la cena della Vigilia di Natale.
Mamma qui comando io avrà una intera colonna sonora scritta appositamente per il film e prodotta da Joseba Label, che sarà pubblicata sempre il 14 settembre. I quattro brani della soundtrack faranno da cornice alle scene girate da Federico Moccia che ha, tra l’altro, scelto l’unico brano già edito, Ti voglio bene cantato da Giovanni Segreti Bruno – giovane cantautore, interprete e pianista calabrese – per uno dei momenti più teneri della storia. Ecco la canzone: