Naomi Campbell, 50 anni in 5 ruoli cult

Non la primissima apparizione sullo schermo, ma certamente la certificazione d’autore. Doppia: Spike Lee alla regia e Quentin Tarantino nel ruolo di se stesso. Mica male come “cumpa” – ci sono anche Madonna e John Turturro – per la supermodella che si trasforma in telefonista erotica. La “ragazza 75”, per la precisione. Mi ami, ma quanto mi ami?

Naomi non ha bisogno nemmeno di fare provini: ha avuto la parte perché Anna Wintour l’ha fatta sedere vicino a Ryan Murphy a una cena (te pareva). Campbell interpreta una giornalista di Vogue (who else?) arrivata all’hotel degli orrori per scrivere di un evento di moda. Ovviamente non avrà vita lunga e verrà pugnalata in baby doll con un rompighiaccio. Ma Naomi è dura a morire, e si trasforma in un fantasma, che vaga per le stanze dell’albergo sfottendo il look di Chloë Sevigny.

Dopo un cult indimenticato, Ben Stiller firma un sequel che invece è un pasticcio. Peccato. Però, tra i momenti più riusciti, c’è Naomi che fa Naomi. È la testimonial dello spot del fantomatico eau de toilette Aqua Vitae: il modello “bello bello in modo assurdo” è in versione centauro, mentre lei una simil-Madre Natura che si rovescia addosso un secchio di latte. Epica.

Nell’affresco black più truzzo (e dunque divertente) che la tv recente ricordi, Naomi gioca a fare la cougar. Vestendo – per ben otto episodi – i tubini e le pellicce di Camilla Marks, fashion designer (!) che diventa l’amante del piccolo di casa Lyon: Hakeem, artista viziatello e decisamente Bling Bling. Il ragazzo in teoria avrebbe una fidanzata in carica: ma secondo voi Naomi teme la concorrenza?

Lo sfondo della commedia, riuscita non proprio col buco, con protagonista Amy Schumer è il mondo del fashion-beauty: Naomi dunque ci casca a pennello (da trucco). Ma stavolta non fa la top model, bensì il direttore finanziario (!) della società di cosmesi gestita dall’immaginifica Lily LeClaire/Michelle Williams. Con una buona dose di autoironia: c’è vita oltre le passerelle. Anche per me.