Difficilmente Joaquin Phoenix sbaglia un colpo, ma in A Beautiful Day, tratto dal romanzo di Jonathan Ames e diretto da Lynne Ramsay (E ora parliamo di Kevin), lo vedrete in una delle performance più strepitose della sua carriera, che gli è valsa il premio di miglior attore al 70esimo Festival di Cannes.
Phoenix interpreta Joe, un ex marine e agente FBI, che si prende cura della madre facendo il sicario, ma è tormentato da continui flashback del suo passato violento. Disposto a sacrificarsi pur di salvare innocenti, Joe si guadagna da vivere liberando delle giovani ragazze dalla schiavitù sessuale. Ma quando viene contattato da un celebre senatore newyorkese, convinto che la figlia sia stata rapita da una di queste organizzazioni e costretta a prostituirsi, tutto diventa più grande di lui.
La soundtrack di A Beautiful Day è di Jonny Greenwood: il chitarrista dei Radiohead ha curato le musiche de Il Petroliere con Daniel Day-Lewis nel 2007 e da allora ha composto lo score per ogni film di Paul Thomas Anderson, compreso l’ultimo, Il filo nascosto, per cui è stato anche nominato all’Oscar.
Greenwood ha dato vita a colonna sonora elettrizzante che mescola i suoi beat con il rumore caotico delle strade: un ritmo pulsante, un battito che guida la storia passo passo, senza mai drammatizzare all’eccesso ma mantenendo un vibe misterioso, grazie a delle armonie stonate ad arte, fuoritempo, con arpeggiatori ossessivi. Ci sono i synth, gli archi, le percussioni (sia analogiche che non): è brutale ma insieme tenera, esattamente con le due anime del Joe di Phoenix.
A Beautiful Day, che arriva al cinema il primo maggio, è un film di contrasti, che parla violenza e di potere ma anche di amore e senso del dovere. E questi contrasti vivono anche in ogni singolo brano dello score.