«Credo che il mistero di un attore sia la cosa più interessante, e lo dico da spettatrice. Mi incuriosiscono gli interpreti dei quali non conosco tutto, che riescono a custodire questo aspetto, e quindi poi ogni personaggio che mettono in scena per me ha sempre qualcosa di inaspettato. Il mio modo di preservare il mistero è stare qualche passo indietro, è una forma di tutela della mia intimità». Così Alba Rohrwacher ha introdotto la masterclass all’interno della Campari Lounge e a cui hanno assistito i giovanissimi e talentuosi attori parte di Generazione DO, un progetto avviato da Daniele Orazi e dedicato ai nuovi volti del cinema.
Durante questo incontro esclusivo, l’attrice ha avuto modo di parlare di sé e di raccontare alcuni aneddoti legati al proprio percorso professionale. In particolare, grande attenzione è stata risevata alla Passione, elemento fondamentale nella professione di attrice e in grado di generare potenza e creatività: «Da giovane cominciai a studiare Medicina, ma sentivo che non era la strada che faceva per me», ha ricordato Rohrwacher. «Frequentavo contemporaneamente una scuola di recitazione e mi resi conto che quello era il mio posto. Mi sentivo finalmente a mio agio: piena di gioia, fantasia… davvero viva! E questa passione mi diede il coraggio di interrompere gli studi, facendo sì che divenisse un vero e proprio lavoro».
Un dialogo costruttivo e stimolante, in cui i ragazzi hanno potuto fare all’attrice domande legate alla professione, oltre che raccogliere consigli preziosi per proseguire la carriera cinematografica, che si è concluso facendo emergere ancora una volta l’importanza del dialogo tra talenti affermati e quelli più giovani.
Il progetto DO era rappresentato per l’occasione da Francesco Serpico, Massimiliano Caiazzo, Moisé Curia, Sofya Gershevich, Filippo De Carli, Matteo Gatta, Alessandro Piavani, Michele Ragno, Claudia Marchiori, Irene Casagrande, Rosabell Laurenti Sellers e Angelo Spagnoletti.