Nell’Argentina a inizio anni ’80 una famiglia all’apparenza normale si rivela un clan che vive con la richiesta di riscatto per i sequestri, rapendo giovani rampolli delle famiglie bene. Il clan gode della protezione del regime militare e riescono a passare inosservati, ma con il degenerare delle violenze la situazione perde il controllo.
“Il Clan” è il film di Pablo Trapero vincitore del Leone d’Argento per la miglior regia alla 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è tratto dalla storia vera della famiglia Puccio. «Avevo 13 o 14 anni quando ho sentito parlare per la prima volta dei Puccio. Erano una famiglia all’apparenza molto ordinaria. Sembravano tanto normali che i vicini
stentarono a credere fossero i responsabili di quei crimini» racconta il regista, che dopo anni ha deciso di dedicare un film alla loro storia. E non è una semplice vicenda familiare, ma è il racconto di un paese in una fase di transizione tra regime militare e democrazia, ristabilita nel 1983.
Qui sopra una clip in anteprima dal film, da oggi al cinema.