Asia Argento accusa questo regista di averla violentata | Rolling Stone Italia
News

Asia Argento accusa questo regista di averla violentata

In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, l’attrice lancia una nuova denuncia. E dice: «Parlo ancora con Anthony Bourdain»

Photo by Andreas Rentz/Getty Images

Foto: Andreas Rentz/Getty Images

Nuova bomba scagliata da Asia Argento. In un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, l’attrice e regista lancia una nuova accusa di violenze sessuali, anticipando il memoir Anatomia di un cuore selvaggio, in uscita il 26 gennaio per Piemme. Dopo essere stata tra le prime a fare il nome di Harvey Weinstein nel 2017, provocando il terremoto che ha cambiato per sempre il volto di Hollywood, ora Asia tira fuori un altro nome: quello di Rob Cohen, che l’aveva diretta nel 2002 nel film xXx.

«È la prima volta che parlo di Cohen. Abusò di me facendomi bere il Ghb (la droga dello stupro), ne aveva una bottiglia. Ai tempi sinceramente non sapevo cosa fosse. Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto», rivela l’attrice nell’intervista. Che aggiunge: «La cosa più pura di questo MeToo è che una donna si riconosce nell’altra. Se uno tiene una bottiglia di Ghb sicuramente l’avrà dato anche ad altre».

Nel corso della conversazione, Argento torna anche sul caso Weinstein, e sul fatto che avesse continuato a frequentarlo dopo le violenze, come in tanti le hanno rimproverato: «Io avevo rimosso lo stupro. Quando tornò e mi chiese scusa dicendo che era mio amico, offrendosi di aiutarmi a trovare una tata per Anna Lou in America, nel 2002, non avevo ancora iniziato il percorso di analisi per capire cosa mi avesse fatto per due volte. Non avevo nessuno negli Stati Uniti, ero sola. Mi sentivo forte del fatto che avevo già girato Scarlet Diva, in cui lui doveva essersi riconosciuto. Non sapevo che aveva fatto lo stesso a tante altre».

Asia Argento, che attualmente – stando almeno alle recenti foto pubblicate da entrambi su Instagram – avrebbe in corso una relazione con Fabrizio Corona, parla anche dello chef Anthony Bourdain, che era il suo compagno quando morì suicida nel 2018: «Lo definirei l’amore della maturità. Era entrato nella mia vita in punta di piedi, aveva subito fatto amicizia con i miei figli… Trascorrevamo tanto tempo tutti insieme. Preparava per noi delle cose incredibili, quando c’era lui venivano a casa anche mia madre (Daria Nicolodi, morta lo scorso novembre, ndr) e mio padre, mia sorella e Angelica (una sua cara amica, ndr). Lo amavano tutti, nella mia famiglia. Era un uomo generosissimo. Gli parlo sempre. Per un periodo lo facevo con rammarico: “Sono così sola ora, ma perché te ne sei dovuto andare?”. Ultimamente sto cucinando tantissimo con mio figlio e ad Anthony racconto le cose belle. Il lutto è una cosa che non sai mai quanto dura o che forma prende, tutto sta nell’arrivare all’accettazione».

L’ultimo film da regista di Asia Argento è l’altrettanto autobiografico Incompresa, uscito nel 2014. «Sono molto spaventata (dal fatto che la sua famiglia legga Anatomia di un cuore selvaggio, ndr), perché ai tempi di Incompresa non la presero bene».

Altre notizie su:  Asia Argento Rob Cohen