“Booliron è una storia hip-hop che nasce in Riviera Romagnola e che ha ispirato, influenzato con una forte accelerazione l’arte, la musica, la danza e la cultura più innovativa in Italia. A distanza di 30 anni dall’evento INDELEBILE ’94 che cambia la Storia dell’underground italiano, abbiamo voluto celebrare con questo documentario i protagonisti di quell’epoca così controversa. “Buliron” è una parola che deriva dal dialetto romagnolo e, come il film di Fellini Amarcord, raccoglie molti significati onirici e intercambiabili. Significa unire alla rinfusa oggetti e contesti, ma rappresenta anche situazioni esplosive, torbide e voci concitate. È per questo che ho deciso di produrre il film, per raccontare un particolare periodo che ha dato vita a un processo condiviso che oggi accompagna aspetti dell’intrattenimento, della musica e della moda”. Così il produttore Damiano Monaco introduce Booliron, evento speciale di chiusura della 42esima edizione del Bellaria Film Festival, dove verrà proiettato oggi in anteprima mondiale alla presenza sua, del regista Francesco Figliola e di Tormento.
Le voci corali di esperti, musicisti, artisti, produttori, curatori e ex direttore artistici, per la prima volta tutti insieme, danno un quadro completo degli anni ’80-’90 in Riviera Romagnola, luogo unico in Italia, in cui si è contaminata la cultura underground, fondendosi e trovando nei medesimi locali trendy vacanzieri nuovi spazi espressivi. Il film è una vera e propria “Bibbia audiovisiva” che attinge a materiale proveniente da oltre 10 archivi privati e pubblici, portando al grande pubblico fonti, riviste, articoli, fotografie e video in gran parte inediti.
“Booliron è il mio omaggio a questa magnifica terra che è la Romagna che mi ha dato tanto a livello artistico e personale”, spiega il regista Figlio. “ Qui ho conosciuto i veri protagonisti delle storie che vengono raccontate in Booliron, soprattutto Stefano Word Serio, con cui ho pensato e scritto questo film. L’Hip hop è la cultura che mi accompagna da sempre e per me è stato un po’ come restituire quello che mi ha dato e mi continua a dare”.
“È stato bellissimo partecipare a Booliron”, dice Tormento “e sembra non essere passato un giorno dall’indimenticabile jam Indelebile. All’epoca ero davvero piccolo e i Sottotono uscivano dal loro primo successo La mia coccinella. L’aria che si respirava in quel periodo la porto ancora con me e ancora oggi mi spinge a ricercare quella spontaneità che contraddistingueva l’hip hop italiano dei ‘90. L’Italia, a parte poche grandi città, è caratterizzata da una vita di provincia in cui spesso è difficile coltivare la propria originalità. Eppure, la forza dell’Arte è proprio questa, scavare nel profondo del proprio animo per raccontare angoli nascosti dell’animo umano. Quando si toccano quelle corde qualcosa di profondo inizia a vibrare e in questa società proiettata sempre verso l’esterno è un’esperienza che ti salva la vita e ti regala un senso di appartenenza profondo. Tutto questo traspare dagli occhi di chi si racconta in Booliron ed è proprio ciò di cui il nostro Paese, oggi, ha dannatamente bisogno”.