«Un film di genere, dall’impianto classico, che trascina lo spettatore in un’impresa da compiere. In questo caso si tratta di addestrare un cavallo difficile, recalcitrante, selvaggio e portarlo a vincere una competizione di cross-country. Gli eroi, assieme al quadrupede, sono un padre e un figlio che si ritrovano proprio in questa occasione a cercare di sciogliere quel grumo di rabbia, ostilità, rancore, che ha impedito loro per tanto tempo di essere vicini. È un difficile percorso a ostacoli quello che deve compiere il cavallo, ma anche quello che devono affrontare i due per potersi ritrovare, per riconquistare l’amore perduto».
A riassumere la storia con queste parole è proprio Kim Rossi Stuart. Brado infatti è il suo terzo film da regista (dopo Anche libero va bene e Tommaso) e racconta proprio la vicenda di un figlio (interpretato da Saul Nanni) che non voleva più avere niente a che fare con suo padre (lo stesso Kim) ed è costretto invece ad aiutarlo a mandare avanti il ranch di famiglia dopo che questi si è fatto male.
«L’ambientazione è quella di un far west nostrano e il linguaggio del film, segue la naturale epicità di cui quel mondo è per definizione portatore. Immagini ricche, quindi, ma senza cadere in estetizzazioni fini a se stesse. I personaggi sono l’anima portante: un padre “scassato” e provato dalle decine di fratture che si è procurato in un corpo a corpo con i cavalli più o meno selvaggi che negli anni si sono succeduti. E un figlio, introverso, tremendamente autonomo e indipendente per la sua giovane età, ma anche così condizionato dall’esperienza educativa quasi brutale che il genitore gli aveva inflitto».
Intorno a Kim Rossi Stuart e a Saul Nanni nel cast ci sono Viola Sofia Betti, Federica Pocaterra, Alma Noce, Paola Lavini e Barbora Bobulova. Brado è una produzione Palomar in collaborazione con Vision Distribution, SKY e Prime Video. Arriva al cinema il 20 ottobre.