Un anno e mezzo di riprese. È questo il materiale che i registi Alexis Bloom e Fisher Stevens hanno raccolto per Bright Lights, il documentario sulla vita di Debbie Reynolds, star del celebre musical Cantando sotto la pioggia e di sua figlia Carrie Fisher, la Principessa Leila di Guerre Stellari, entrambe scomparse a fine dicembre a un solo giorno di distanza. Non è servito molto tempo ai registi per capire che ci sarebbero voluti più di un paio di mesi per cogliere le sfumature del delicato e complesso rapporto tra madre e figlia, scomparse rispettivamente a 60 e 84 anni per una casualità che i registi definiscono “orribile” e “magica” al tempo stesso.
Una volta che Stevens e Bloom capiscono di avere abbastanza materiale, montano un trailer da presentare alla HBO, che in precedenza aveva collaborato con la Fisher per lo speciale Wishful Drinking, un documentario sullo spettacolo teatrale tratto dall’omonimo romanzo della Fisher del 2008. HBO non solo ha accettato di sostenere il progetto, ma ha anche offerto agli autori di utilizzare le riprese inedite girate dietro le quinte dello spettacolo e mai utilizzate.
Quindi Bright Lights non è il primo film che indaga il rapporto tra le due. Nel 1990 è stato tratto un lungometraggio dal romanzo semi-autobiografico della Fisher intitolato Cartoline dall’Inferno, che si avvaleva dell’interpretazione di Meryl Streep nel ruolo della protagonista.
Bright Lights però è l’unico documentario a raccontare l’ultimo periodo delle due donne, che vivevano l’una accanto all’altra a Beverly Hills. Filmati dall’archivio di famiglia ed estratti dai film di entrambe le attrici sono alternati a interviste nelle quali madre e figlia parlano apertamente della complessità del loro rapporto, delle battaglie familiari contro la depressione e l’abuso di sostanze di Carrie e degli scandali e dei matrimoni falliti di Debbie.
Stiamo per assistere al nuovo Grey Gardens? Vedremo. Il documentario andrà in onda in prima TV stasera alle 21.15 su Sky Cinema Hits HD e alle 23.30 su Sky Arte HD.