Alla fine l’ha spuntata Triangle of Sadness: il film dello svedese Ruben Östlund ha vinto la Palma d’oro della 75esima edizione del Festival di Cannes (la sua seconda personale: aveva già trionfato nel 2017 con The Square). La giuria, presieduta da Vincent Lindon, ha scelto di premiare la satira anti-influencer starring Harris Dickinson, Charlbi Dean e Woody Harrelson.
A Park Chan-wook il premio per la miglior regia per Decision to Leave, mentre il migliore attore e la migliore attrice sono, rispettivamente, Song Kang-ho (per Broker di Hirokazu Kore’eda) e Zar Amir Ebrahimi (per Holy Spider di Ali Abbasi). La Camera d’or, ovvero il premio per la miglior opera prima, è stata vinta da War Pony di Riley Keough e Gina Gammell, mentre il premio speciale pensato per la 75esima edizione del Festival è andato a Tori et Lokita di Jean-Pierre e Luc Dardenne. Tra i premiati c’è anche un po’ d’Italia grazie al film Le otto montagne, diretto dai belgi Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen e tratto dal romanzo premio Strega di Paolo Cognetti, con protagonisti Luca Marinelli e Alessandro Borghi, che ha vinto il Premio della giuria ax aequo con EO di Jerzy Skolimowski.
Ecco la lista completa dei vincitori:
Palma d’oro al miglior film: Triangle of Sadness di Ruben Östlund
Grand Prix speciale della giuria: Close & Stars at Noon (ex aequo) di Lukas Dhont e Claire Denis
Miglior regia: Park Chan-wook per Decision to Leave
Premio speciale della 75esima edizione: Tori et Lokita di Jean-Pierre e Luc Dardenne
Premio della giuria: Le otto montagne & EO (ex aequo) di Charlotte Vandermeersch/Felix Van Groeningen e Jerzy Skolimowski
Miglior attore: Song Kang-ho per Broker di Hirokazu Kore’eda
Migliore attrice: Zar Amir Ebrahimi per Holy Spider di Ali Abbasi
Miglior sceneggiatura: Boy from Heaven di Tarik Saleh
Camera d’or: War Pony di Riley Keough e Gina Gammell
Miglior cortometraggio: The Water Murmurs di Jianying Chen