Cannes e gli altri vanno su YouTube: arriva ‘We Are One’, il festival di cinema digitale | Rolling Stone Italia
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Cannes e gli altri vanno su YouTube: arriva ‘We Are One’, il festival di cinema digitale

In programma dal 29 giugno al 7 luglio, non sarà una sostituzione delle manifestazioni esistenti, ma un modo per non bloccare del tutto quelle costrette allo stop

Cannes e gli altri vanno su YouTube: arriva ‘We Are One’, il festival di cinema digitale

Il cast di 'The dead don't die', il film di apertura del festival 2019, sulla montée des Marches di Cannes

Foto: Pascal Le Segretain/Getty Images

‘We Are One: A Global Film Festival’: si chiama così l’evento digitale che mette insieme 20 festival di cinema internazionali costretti (almeno momentaneamente) allo stop a causa dell’emergenza Covid-19. Prodotto dagli organizzatori del Tribeca Film Festival di Robert De Niro, vedrà virtualmente in scena dal 29 giugno al 7 luglio prossimi la manifestazione newyorkese insieme a “colleghi” illustri come il Festival di Cannes, la Mostra del Cinema di Venezia, il Toronto Film Festival, il Sundance Film Festival, la Berlinale e molti altri.

Non si tratterà però di una sostituzione dei festival al momento bloccati, Cannes in testa, ma un modo per tenere desta l’attenzione degli spettatori e degli addetti ai lavori sul mondo del cinema “live”. Sul canale youtube.com/weareone sarà possibile vedere film, corti, documentari, eventi musicali e dibattiti, messi a disposizione gratuitamente (e senza pubblicità) dalle varie kermesse globali.

Alcune delle quali stanno comunque studiando il modo per non fermarsi del tutto, nonostante il futuro sia ancora molto incerto. A cominciare dalla Mostra di Venezia, che resta per il momento in programma dal 2 al 12 settembre, e che starebbe valutando la possibilità di organizzare in ogni caso un’edizione “dal vivo” (almeno in parte). Mentre Thierry Frémaux, il direttore di Cannes, ha negato il rimpiazzo del festival di cinema più famoso del mondo con un surrogato digitale. Starebbe anzi ancora vagliando l’ipotesi di non rimandare del tutto l’edizione del 2020, prevista come da tradizione nel mese di maggio, ma ora ovviamente sospesa.