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‘C’era una volta a… Hollywood’, Tarantino racconta la sua Los Angeles

Dopo la vittoria di ben tre Golden Globe e in attesa delle nomination agli Oscar, ecco una featurette in esclusiva per l'uscita home video del film, dove Quentin racconta il ruolo centrale dei ricordi e della musica

Foto di Andrew Cooper

Come in ogni film di Tarantino, anche in C’era una volta a… Hollywood la colonna sonora è fondamentale. La grande differenza con gli altri lavori del regista cult però è che qui le musiche servono a determinare un preciso arco temporale e a ricreare quelle atmosfere, al punto che i brani selezionati non avrebbero dovuto superare il 1969, anno in cui è ambientata la storia: “È tutto molto personale, perché Quentin si ricorda dei disc-jockey, di quello che suonavano alla radio, e ci fa sentire le canzoni che trasmettevano”, spiega Margot Robbie in questa featurette in esclusiva per l’uscita del film in home video (Dvd, Blu-ray, Steelbook 4k e Digital HD) dal 2 gennaio con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

“Sono fortunato, perché mi ricordo com’era un luogo iconico come Hollywood quando avevo sei o sette anni, e ho potuto ricrearla, tornare a quello che era. Ho iniziato a ripensare al ruolo che svolgevano le radio AM in quell’epoca, erano dappertutto ma soprattutto Los Angeles era la città delle radio, dell’industria musicale”, sottolinea Tarantino. “E il sound boss di quella che chiamavano la Boss KHJ Radio in un certo senso ha definito un’era, iniziata nel 1963 e ’64 e continuata per buona parte degli anni Settanta”.

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