«Nell’ultimo mese ho sognato Mattia Torre quindici volte. Sono cresciuto con lui, il più brillante di tutti. Il 19 Nicola Maccanico gli dedica la giornata su Sky e visto il successo di Boris su Netflix pensiamo a una piccola grande reunion per una serie breve con tutti i personaggi». Lo ha detto Lorenzo Mieli, amministratore delegato della società di produzione The Apartment, in un’intervista a Repubblica.
Boris, scritta da Giacomo Ciarrapico, il compianto Mattia Torre e Luca Vendruscolo, è andata in onda per la prima volta su Fox dal 2007 al 2010. Ed è diventata subito un cult assoluto, raccontando come mai nessuno prima storture della società e della cultura italiane attraverso la vita quotidiana sul bizzarro set di una fiction di livello Z, Gli occhi del cuore 2. Nel 2011 è arrivato il film. Ma da tempo i moltissimi fan speravano in un ritorno di René Ferretti, Stanis La Rochelle, Corinna Negri & C., ancora di più dopo la scomparsa di Torre il 19 luglio scorso e l’arrivo della serie su Netflix lo scorso maggio. Tanto che era nata una petizione, sostenuta da spettatori e interpreti, per la realizzazione di una quarta stagione. E forse ora, finalmente, ci siamo.
Nell’intervista Mieli ha anche parlato dei numerosi progetti in corso: ovviamente We Are Who We Are la prima serie di Luca Guadagnino, in arrivo a ottobre, ma anche Esterno notte, la serie di Marco Bellocchio sul rapimento Moro; Colt, western di Stefano Sollima dall’ultimo soggetto di Sergio Leone; il nuovo film (un thriller) e una serie (fantascienza distopica) dei Fratelli D’Innocenzo; il nuovo lungometraggio di Ginevra Elkann. E la terza stagione dell’Amica geniale che, a quanto pare, non sarà diretta da Saverio Costanzo.