Il body shaming ha colpito anche Zac Efron? Incredibile ma vero. È questo, almeno, quello che pensa il tribunale di Twitter, insorto per un post del New York Post che commentava la docuserie con protagonista l’attore appena arrivata su Netflix, Zac Efron: con i piedi per terra. «Ha il fisico di un padre di mezza età», scrive il quotidiano.
Apriti cielo. «Benvenuti nel mondo dei titoli terribili, che usano il body shaming per fare click e che le donne devono sorbirsi ogni giorno», s’indigna via Instagram la modella e attivista Charli Howard, che ha fatto delle sue forme (e della loro difesa dagli attacchi degli hater) una bandiera. «Il body shaming è pericolosissimo, e ha un potere enorme sulle menti dei più giovani. Ho già visto commenti di ragazzi che dicevano che, se Zac ha un “dad bod”, questo li rende automaticamente grassi, per non dire obesi».
Il body (shaming) è nell’occhio di chi guarda. E c’è chi – per fortuna – non ci sta. «Volevo ringraziare Zac Efron per essersi avvicinato fisicamente al mio ideale di uomo», scrivono fan che lo preferiscono ora rispetto a quand’era il pischello di High School Musical. E, mentre gli attivisti insorgono, il “Daddy Zac Efron” è già trending topic sui social. Si vedrà chi ha ragione, intanto l’ennesima indignazione di fine luglio è servita.