James Franco ha raggiunto un accordo nella causa collettiva intentata dalle studentesse che hanno frequentato la sua scuola di recitazione e hanno accusato l’attore di averle sfruttate sessualmente.
L’Associated Press riporta che il team legale di Franco e i querelanti hanno informato la Corte Superiore di Los Angeles l’11 febbraio di aver raggiunto un accordo, di cui però non erano stati rivelati i termini: le due donne che hanno avviato il procedimento hanno accettato di ritirare le rivendicazioni contro l’attore.
Nella causa, intentata nell’ottobre 2019, Franco e i soci della scuola (che ormai non esiste più) sono stati accusati di «aver avuto un comportamento sessualmente inadeguato nei confronti delle studentesse, sfruttando il loro potere di insegnanti e pure di datori di lavoro, dato che mettevano sul piatto l’opportunità di ruoli nei loro progetti».
Franco è stato anche accusato di spingere gli studenti a iscriversi a una «masterclass in scene di sesso» e a filmare le loro audizioni con la consapevolezza che Franco sarebbe rimasto in possesso dei nastri (ovviamente dovevano anche cedere i diritti sulle registrazioni).
Al momento della presentazione della causa, l’avvocato di Franco Michael Plonsker aveva negato le accuse: «Non è la prima volta che queste affermazioni vengono fatte e sono già state smentite. Non abbiamo avuto l’opportunità di esaminare a fondo la denuncia poiché è trapelata alla stampa prima che fosse presentata e notificata al nostro cliente. James non solo si difenderà, ma chiederà anche il risarcimento dei danni ai querelanti e ai loro avvocati per aver intentato questa volgare campagna contro di lui».