Liete notizie in questa primavera piovosa, pare che Netflix, il canale delle serie tv più fighe del momento, peculiare perché mette a disposizione tutti gli episodi subito, senza dover attendere una settimana tra l’uno e l’altro, sarà disponibile anche a Cuba.
Siamo felici per voi, amici cubani, ma siamo molto invidiosi del fatto che ancora non sia disponibile in Italia, la solita periferia dell’Impero. Pare, ma ancora non ci sono notizie ufficiali, che alla fine arriverà anche qui, ma non con tutti i contenuti che sono disponibili nel resto del mondo, ma solo con un’offerta studiata “per il mercato europeo”. Speriamo in bene, vorremmo anche noi avere l’occasione di rinnegare qualsivoglia vita sociale e partire con maratone disperate, un episodio dopo l’altro, in una bulimia senza interruzione.
Ma non disperate, in caso soggiorniate negli States o nella buona vecchia terra albionica o, addirittura, vi spingiate fino in Australia, dall’altra parte del mondo, abbiamo selezionato per voi le migliori serie tv, quelle che qui forse non vedrete mai, o quelle che non avete mai visto e che potete recuperare. Ne abbiamo anche scovata una che, anche se non arrivasse sui nostri schermi, ecco, potremmo sopravvivere, non sarà proprio il caso di farne un dramma, possiamo rimanere sereni, non vi disturbate neanche.
Marco Polo
Cominciamo con una serie che è “molto italiana”, come direbbero quelli di Boris. Infatti il protagonista è un attore italiano: Lorenzo Richelmy, ma abbiamo anche la partecipazione di Pierfrancesco Favino, ormai ovunque. I due non solo parlano un inglese più che accettabile, ma fanno la loro porca figura a livello di recitazione. Pensate che i viaggi di Marco Polo siano fuffa ormai dimenticata? E invece dovreste ricredervi, per il povero protagonista sarà una discesa negli inferi e la risalita comprenderà monaci combattenti, sicari in ogni dove, lotte fratricide e geishe letali, capaci di sterminare chiunque con una spadata. Ovviamente, completamente nude.
Psycoville
Serie tv di due stagioni, che ha fatto un breve passaggio su Bonsai Tv, con i sottotitoli, ma che non è stata mai doppiata e trasmessa regolarmente. Probabilmente per il tema particolarmente ostico: clown malefici, sorelle siamesi, rapporti morbosi tra madre e figlio, nani vendicativi. Praticamente American Horror Story che incontra un David Lynch ubriaco, a braccetto con il King degli esordi, il tutto condito da un sano humour inglese, quello veramente cattivo, in cui ti vergogni tantissimo ma non puoi fare a meno di ridere. Prodotta dalla BBC 3 , ha vinto il British Academy Television Awards nel 2012 e vanta ottimi caratteristi quali Reece Shearsmith e Steve Pemberton. Se riuscite a scovarla, recuperatela. E’ difficile trovare una serie che faccia tanta paura e al contempo scateni così grasse risate.
The Code
Serie tv Australiana, ha fatto sfracelli agli Aacta (una specie di Telegatti celebrati a Sidney, ma meno sfigati), vincendo praticamente tutti i premi importanti, da miglior attore a miglior regia. Due ragazzini aborigeni vengono coinvolti in un misterioso incidente, un giovane giornalista indaga, trascinando se stesso e il fratello hacker (che è tra l’autistico e il genio, recitato in maniera da spezzare i vostri fragili cuoricini), nel mezzo di una cospirazione che coinvolge gli alti livelli del governo australiano.
Innovativa, incalzante, una delle poche serie a gestire con fantasia le nuove tecnologie. Lo spettatore vede sullo schermo cosa riesce a fare il giovane hacker, e tutto, dagli sms alle mail, viene mostrato in maniera semplice e naturale. Impara la lezione “Csi : Cyber” (il nuovo spin-off informatico di CSI, che invece gestisce la parte informatica come un elefante in una cristalleria). Gli interpreti sono Dan Spielman, Ashley Zukerman, Adele Perovic e Lucy Lawless (ciao Xena, stai invecchiando splendidamente!).
Matador
Matador è una serie in onda su El Rey e racconta la storia di Tony Bravo, agente antidroga, che viene scelto dalla CIA per infiltrarsi in una squadra di calcio professionistico.
Ricapitoliamo: Cia, calcio, spionaggio. Come non sia stata comprata da tutti i canali italiani per me è un mistero.
Come garanzia di sommo e spensierato divertimento il pilot è girato da Robert Rodriguez e la serie vanta tra i credits i creatori di Fringe. Se volete fare di questa serie il vostro guilty pleasure segreto, sappiate che gli attori sono Gabriel Luna, Nicky Whelan, Neil Hopkins, Alfred Molina (ecco dove eri finito!), Tanc Sade (il Finn di Gilmore Girl, per chi se lo ricorda).
Ecco il trailer:
How to make it in America
Una piccola, sfortunata serie di due stagioni, con una sigla bellissima. Due ragazzi cercano di fare carriera nel magico mondo del fashion, nella giungla della moda newyorkese, per realizzare la loro versione del sogno americano. Meritava di più, ma purtroppo è stato cancellato per gli ascolti non proprio esaltatanti. Bryan Greenberg è un convincente protagonista, affiancato da Victor Rasu e Lake Bell. Il sogno americano fa ancora presa?Evidentemente no.
Ecco la sigla (non la trovate bellissima?):
Better Call Saul
Questa serie non ha quasi bisogno di presentazione. Spin-off del famosissimo Breaking Bad arriverà sicuramente in Italia. Vero? Non fate scherzi, o Signori del palinsesto. Saul Goodman interpretato da Bob Odenkirk (abbiamo anche Rhea Seeh, Patrick Fabian e Jonathan Banks) è il futuro avvocato di Walter White, sette anni prima della sua apparizione nel mondo, psichedelico e meraviglioso, di Breaking Bad. Imperdibile per voi orfani inconsolabili. E per chi invece non l’ha mai vista (vergogna, come avete sprecato gli ultimi anni della vostra vita?) è l’occasione giusta per guardarle entrambe.
The Good Witch
Ecco, se questa non arriverà mai in Italia, ce ne faremo una ragione e non picchetteremo l’ambasciata. Una strega buona (Catherine Bell di JAG, come ti sei ridotta) che fa le faccette simpatiche, una classica cittadina di provincia americana in cui, sul serio, non succede niente di niente, musichette melense, tutti alla fine si vogliono bene. Il genere di serie tv che vostra nonna amerebbe intensamente. Ridatemi Settimo Cielo, che almeno lì si vedeva subito che il reverendo Camden era proprio inquietante. Signora mia, non esistono proprio più le serie tv da palinsesto pomeridiano, quelle di una volta. Ci toccherà metterci a fare i compiti.