«Puntiamo sulla qualità e non sulla quantità, saremo la casa dei talenti, degli autori» ha detto Jennifer Salke, capo di Amazon Studios, per aprire la due giorni londinese dove, insieme a una super quantità di attori, scrittori e registi, ha tracciato il futuro della piattaforma.
Niente lo racconta meglio dell’accordo in esclusiva con Mr. Neil Gaiman, che dopo la prima stagione di American Gods e l’attesissimo adattamento di Good Omens, creerà molto altro: «Gaiman è uno scrittore dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multidimensionali e narrativamente ineguagliabili» ha spiegato la Salke.
«Non si sono intimoriti di fronte a un prodotto così diverso dagli altri. Sono emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare televisione come nessuno l’ha mai vista prima» ha risposto Gaiman.
L’altra notizia? L’adattamento de Il signore degli anelli è in sviluppo ma la serie fantasy che arriverà prossimamente è The wheel of time, «un mondo dove la magia esiste, ma solo le donne la possono usare» ha dichiarato la Salke.
Georgia Brown, direttore dei prodotti originali tv per l’Europa, ha confermato la volontà di investire nel nostro continente, tendenza che ormai è un caposaldo della strategia delle piattaforme di streaming: «Per noi è fondamentale avere i piedi ben piantati nel territorio, con team creativi che parlano la lingua. Le serie originali in Europa sono quattro e abbiamo sette produzioni in corso. In Francia stiamo lavorando con Jean Dujardin e in Italia con Wildside e con gli sceneggiatori di Gomorra e di ZeroZeroZero, Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli».
Per quel che riguarda gli show, torna Eco Challenge, la gara di endurance multi-sport in esterni più dura al mondo condotta da Bear Grylls e prodotta da Mark Burnett, e arriva una nuova stagione di The Grand Tour, il programma di culto sui motori. Ecco tutte le novità sulle serie tv, una per una.
The Romanoffs
12 ottobre
The Romanoffs è la nuova serie antologica del creatore di Mad Men Matthew Weiner e ruota attorno a personaggi contemporanei che credono di discendere dinastia imperiale russa detronizzata nel 1917 dalla rivoluzione bolscevica. Ciascuno degli otto episodi di 80 minuti è una storia autosufficiente, ambientata in una città diversa e vanta un grande cast :Isabelle Huppert, Diane Lane, Christina Hendricks, John Slattery, Amanda Peet, Marthe Keller e Aaron Eckhart.
«Stiamo diventando sempre più isolati nel mondo, a chi siamo connessi? Chi fa parte della nostra famiglia?» ha spiegato Weiner parlando dell’idea «Qui mettiamo in discussione chi siamo e chi diciamo di essere. Ogni storia è una piccola favola. Nel primo episodio ci sono la strega cattiva e la principessa. In Mad Men Don Draper non veniva licenziato, perché doveva essere lì la settimana dopo, qui invece può succedere di tutto».
Deutschland 86
19 ottobre
Il sequel di Deutschland 83, il drama tedesco del 2015 creato da Anna e Joerg Winger, segue ancora le avventure di Martin Rauch, una giovane spia della Stasi che si è infiltrata nella Germania occidentale nel pieno della Guerra Fredda: «Praticamente è una coming of age story contro la Storia, ma non è una lezione, va dove vanno i personaggi. Ci sarà un’altra stagione, ambientata nel 1989: cosa vi posso dire in proposito? Che cade il Muro, nient’altro» ha scherzato la Winger.
Homecoming
2 novembre (in versione originale, quella doppiata sarà disponibile dal 2019)
Homecoming è la primissima esperienza in una serie tv per Julia Roberts. Lo show, un thriller psicologico, segue Heidi Bergman (Roberts), consulente a un centro di transizione per il reinserimento degli ex combattenti che, quattro anni dopo aver lasciato la facility, si ritrova la vita distrutta da una visita di un auditor del Dipartimento della Difesa, arrivato a interrogarla sul tempo trascorso nella struttura.
La serie è stata scritta e diretta dal creatore di Mr. Robot Sam Esmail ed è tratta dal celebre podcast omonimo di Eli Horowitz e Micah Bloomberg: «L’ho amato da subito, ho capito che c’era qualcosa di speciale per una serie: Hitchcock, De Palma, il linguaggio era già tutto lì» ha spiegato Esmail.
«Io e Sam siamo simili, ci sembrava di essere amici da 20 anni» ha raccontato la Roberts «La tv non è per i deboli di cuore, c’è molto lavoro, il page count è molto alto. Interpreto praticamente due personaggi, è stata una bella sfida, Sam mi ha fatto una mappa per districarmi temporalmente tra le informazioni». Nel cast ci sono Bobby Cannavale nei panni del boss di Heidi e Sissy Spacek in quelli della madre. Musiche da grandi classici come Carrie, scritte da Pino Donaggio, il compositore di De Palma.
Deutsch-Les-Landes
fine 2018
Deutsch-Les-Landes è la prima serie francese prodotta da Amazon in Francia. Marie-Anne Chazel, volto del cinema francese, è il sindaco di Jiscalosse, paesino idilliaco ma fortemente indebitato nel dipartimento delle Landes. Per sanare il deficit decide di vendere parte della città a un eccentrico industriale bavarese, che trasferisce la sua intera azienda e gli impiegati nel sud-ovest della Francia. Lo scontro di civiltà è inevitabile ed esilarante. I primi 5 episodi sono diretti dal regista francese Denis Dercourt, mentre gli altri 5 dalla tedesca Annette Ernst: «Tutto lo script era in entrambe le lingue, ma eravamo accomunati dal linguaggio della recitazione» hanno spiegato la Chazel e Roxane Duran.
Carnival Row
2019
Orlando Bloom e Cara Delevingne sono i protagonisti di questo noir fantasy, che si svolge in una città neo-vittoriana dove le creature mitiche sono fuggite, e dove l’ispettore Rycroft Philostratus conduce le indagini su una serie di misteriosi omicidi. Lui è l’investigatore, lei una fata: «Le fate sono aperte, fluide, concentrate sull’amore, non hanno bisogno di molto per vivere, è una sopravvissuta, non una vittima, le è stato tolto tutto, ma ha un fuoco dentro» ha detto l’attrice. Al centro dello show ci sono temi politici e sociali, come l’immigrazione, le differenze di classe, «temi di cui dobbiamo continuare a parlare. E molto».
Per entrambi si tratta della prima esperienza televisiva: «Ho amato molto la collaborazione che si è creata» ha dichiarato Bloom «Avere 4 registi è stata un’opportunità, sono visioni diverse, niente era fisso, tutto si continuava ad evolvere, c’era una grande spazio di crescita. E il set era incredibile, la cura per i dettagli mostrava il lato epico di tutto».
Good Omens
2019
Il romanzo comic fantasy di Terry Pratchett e Neil Gaiman (finalmente) diventa una serie tv: «È successo quasi per caso, prima con American Gods (sono in corso a Toronto le riprese del finale della seconda stagione, nda) e ora Good Omens, la BBC cercava partner e Amazon ha detto: “Non ci interessa essere partner, vogliamo che crei cose per noi”» ha raccontato Gaiman «Abbiamo scritto questo libro negli anni ‘90, è diventato un cult e poi abbiamo fallito molte volte sul cercare di adattarlo in un film, anche con Terry Gilliam. Abbiamo pensato di farne una serie, Pratchett mi ha scritto una lettera: “Sei l’unico che ha la mia stessa passione, lo devi fare tu, voglio vederlo prima che si spenga la luce. E poi è morto: questa così è diventata la sua ultima richiesta. Ho passato 18 mesi a scrivere 6 copioni, cercando di essere fedele perché milioni di persone nel mondo mi avrebbero ucciso altrimenti».
Un angelo e un demone uniscono le forze per impedire l’Apocalisse, perché amano stare sulla Terra. Nella serie tv Michael Sheen è l’angelo Aziraphale e David Tennant il demone Crowley. «Mi è impossibile pensare al mio personaggio come singolo, penso sempre a me e David insieme» ha affermato Sheen. «Abbiamo passato molto tempo su una panchina a parlare della fine del mondo, ci conoscevamo ma non avevamo mai lavorato insieme, poteva essere terribile, i character dipendono uno dall’altro… era importante avere feeling ed è stata una gioia, ci siamo trovati» ha ribattuto Tennant.
Jon Hamm (Mad Men) interpreta l’arcangelo Gabriele, creato appositamente da Gaiman per la serie: «Ero fan di Neil, ho avuto la fortuna di incontrarlo, mi ha scritto: “C’è questo personaggio che ho scritto per la tv, non c’era nel libro”. E io ho risposto solo: “Sì!”. Sapevo che sarebbe stato eccellente» ha detto Hamm. E dalle prime tre clip che abbiamo visto a Londra non possiamo pensare altrimenti neppure noi.
The Marvelous Mrs. Maisel
seconda stagione – 2019
The Marvelous Mrs. Maisel si è portata a casa ben 5 Emmy Awards all’ultima cerimonia degli Oscar della tv: «Ho incontrato Spielberg e la moglie, mi hanno detto che è il miglior musical ebreo da Il violinista sul tetto e a quel punto anche se non mi avessero dato il premio sarebbe stato lo stesso!» ha scherzato Rachel Brosnanan, alias Migde Maisel.
Nella seconda stagione continuerà il viaggio della protagonista nella stand up comedy: «Inizia a conoscere quel mondo sempre meglio e lo fa insieme al pubblico, crescendo moltissimo. E poi imparerete a conoscere meglio anche il marito Joel».
Altra piccola anticipazione? «Il mondo diventa più grande, da New york andiamo a Parigi, non vi possiamo dire perché, viaggiamo parecchio e non vedo l’ora di mostrarvi di più!».
La serie, creata da Amy Sherman-Palladino, è già stata confermata per una terza stagione.
Tom Clancy’s Jack Ryan
seconda stagione – 2019
John Krasinski sta girando a Londra la seconda stagione di Jack Ryan, dove l’analista della CIA creato da Tom Clancy affronta le forze al potere in un pericoloso regime democratico in declino in Sud America. Prima di questa serie, la saga è stata al centro di numerosi adattamenti e Ryan è stato interpretato da Alec Baldwin, Harrison Ford, Ben Affleck e Chris Pine.
«Come ci si sente ad avere portato un personaggio così iconico in tv? La cosa più divertente è che nessuno l’ha impersonato prima» ride Krasinski «Scherzi a parte, credo che la forza in questo caso stia nella serialità, nel passare più tempo con Jack. E poi gli stunt sono incredibili!».