Dal film X-Men originale nel 2000, prima dell’esplosione del complesso di supereroi al cinema, ogni singolo progetto del franchise (a parte Deadpool) aveva una cosa in comune: Hugh Jackman nei panni di Wolverine. Dark Phoenix, nelle sale dal 6 giugno, è l’eccezione, e non solo perché Jackman ha salutato il personaggio nel bellissimo film del 2017 di James Mangold, Logan.
Jackman avrebbe potuto inserirsi nella timeline, osserva il regista Simon Kinberg, in linea con il piccolo ruolo in X-Men Apocalypse del 2016. Ma c’era un altro problema: al tempo della saga originale di Dark Phoenix nei fumetti, Wolverine ha una cotta per Jean Gray (il membro degli X-Men che diventa Dark Phoenix, attualmente interpretato da Sophie Turner di Game of Thrones), e nell’adattamento precedente X-Men: Conflitto finale del 2006 c’è un triangolo amoroso tra Cyclops, Wolverine e Jean. “Se conosci la storia di Dark Phoenix, vuoi davvero lavorare al servizio della storia d’amore tra Logan e Jean”, afferma Kinberg. “E vedere Hugh Jackman, per quanto sia più che in formissima, e Sophie Turner insieme non andava a genio a me o a chiunque altro”.
Inoltre Kinberg voleva mantenere il focus sul personaggio del titolo. “Questa storia era su Jean”, dice, “E mi stavo impegnando al punto che non volevo correre il rischio di allontanarmi da lei finendo per dare rilievo al personaggio favorito dai fan del franchise. Volevo che questa fosse un’esperienza diversa dagli altri X-Men”. Sophie Turner è ottimista riguardo al film: “È Dark Phoenix fatto bene”, ha detto a Rolling Stone.