Diverse attrici hanno accusato il regista Fausto Brizzi di averle molestate sessualmente in un servizio di Dino Giarrusso andato in onda ieri sera nel corso de Le Iene. Si tratta del secondo capitolo dell’inchiesta del programma tv sulle molestie nello spettacolo: nel primo, trasmesso il 22 ottobre, Tea Falco, Giovanni Rei e Giorgia Ferrero, avevano parlato del tema ma senza fare riferimenti precisi.
Subito dopo che il suo nome aveva iniziato a circolare online e sui giornali in seguito al primo servizio, Fausto Brizzi aveva negato le accuse con un comunicato inviato dai suoi legali alla stampa e, nei giorni scorsi, aveva sospeso tutte le sue attività lavorative, cedendo anche, secondo l’Ansa, le sue quote della società di produzione cinematografica Wildside.
A chiamare in causa il 48enne regista romano sono state “dieci attrici su trenta che abbiamo intervistato” spiega l’autore del servizio Giarrusso. “Ci sono anche altri nomi, i personaggi sarebbero molti, noi non vogliamo accanirci su Brizzi ma un terzo delle intervistate parla di lui”. Nella tarda serata di ieri il regista ha ribadito la sua linea difensiva in una nuova nota del suo avvocato dove ribadisce “di non avere mai avuto rapporti non consenzienti”.
Il servizio mandava in onda varie testimonianze di volti coperti (a parte un paio di casi) che raccontavano un copione molto simile: l’invito nello “studio-casa” per un provino, i primi approcci con “tentativi di fare massaggi” e poi “il contatto fisico sempre maggiore” e “i modi sempre più aggressivi”.