È morta a 70 anni Daria Nicolodi, indimenticabile volto di Profondo rosso e di tanti altri film di Dario Argento. Era stata a lungo compagna del re dell’horror italiano, con cui ebbe nel 1975 la figlia Asia. A dare la notizia della scomparsa di Daria Nicolodi, nata a Firenze il 19 giugno del 1950, è stato proprio Argento, che aveva mantenuto negli anni un rapporto molto stretto con lei, nonostante la separazione.
Attrice e sceneggiatrice, Nicolodi ha interpretato molti altri film di Argento – Suspiria (1977), Inferno (1980), Tenebre (1982), Phenomena (1984), Opera (1987) e La terza madre (2007) – e fu una sua fedele collaboratrice per quasi tutta la sua filmografia. Dopo gli esordi in Rai con Paolo Poli (Babau, 1970), l’attrice aveva trovato notorietà al cinema e in teatro grazie al lavoro con Elio Petri (La proprietà privata non è più un furto, 1973) e Carmelo Bene (Salomè, 1972). Ma fu il ruolo di Gianna Brezzi in Profondo rosso (1975) a consacrarla come icona del cinema dell’orrore non solo italiano.
Tra i lavori successivi di Nicolodi, lo spettacolo teatrale La commedia di Gaetanaccio (1978) accanto a Gigi Proietti, sospeso per blasfemia, e una serie di thriller stracult come Le foto di Gioia di Lamberto Bava (1987), Paganini Horror di Luigi Cozzi (1989) e La setta di Michele Soavi (1991). Ma anche cinema d’autore, da Maccheroni di Ettore Scola (1985) a La parola amore esiste di Mimmo Calopresti (1998). Senza dimenticare commedie popolari come Viola bacia tutti di Giovanni Veronesi (1998), accanto alla figlia Asia, e lo stesso esordio alla regia di Asia Argento, Scarlet Diva (2000).