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È morto Alan Arkin

Attore dal talento comico straordinario, ma capace anche di brillare in ruoli seri, vinse l'Oscar per il ruolo del nonno dipendente dall'eroina di 'Little Miss Sunshine' e recentemente è stato anche la gigantesca spalla di Michael Douglas nella bellissima serie 'Il metodo Kominksy'. Aveva 89 anni
Alan Arkin

Foto: Getty Images

Alan Arkin, il premio Oscar che ha recitato in film come Little Miss Sunshine, Argo e Americani (Glengarry Glen Rose) nel corso di una carriera durata oltre 6 decenni, è morto all’età di 89 anni.

I figli Adam, Matthew e Anthony, hanno confermato la sua morte in una dichiarazione a People. “Nostro padre era una forza della natura, aveva un talento unico, sia come artista che come uomo”, hanno detto. “Marito, padre, bisnonno e bisnonno amorevole, era adorato e ci mancherà profondamente”. Per il momento non si sa nulla sulle cause della morte.

Quattro volte candidato all’Oscar – di cui due nella categoria “miglior attore” – Arkin ha finalmente vinto un Acadmy Award come non protagonista nel 2006 per il ruolo del nonno sboccato e dipendente dall’eroina nella commedia del 2006 Little Miss Sunshine: “La spontaneità di Arkin dà l’impressione che stia improvvisando”, aveva scritto la critica per lodarne la performance. Sarebbe stato nuovamente nominato nella stessa categoria per la sua interpretazione di Lester Siegel, il veterano di Hollywood reclutato per produrre un film di fantascienza la cui produzione avrebbe coperto salvataggio di ostaggi americani in Iran, in Argo di Ben Affleck, vincitore dell’Oscar del miglior film nel 2013.

Attore comico strepitoso che poteva facilmente interpretare anche ruoli serissimi e tragici, Arkin è nato il 26 marzo 1934 a Brooklyn, New York, e quell’accento marcato e inconfondibile gli è sempre rimasto. Prima di diventare un attore cinematografico a tempo pieno, Arkin ha lasciato la sua impronta sul palcoscenico, sia in comedy troupe che a Broadway: nel 1963, Arkin ha vinto il Tony Award come miglior attore in una comedy per Enter Laughing.

La svolta di Arkin arrivò nel 1967 quando interpretò il minaccioso truffatore che tormentava una Audrey Hepburn cieca nel thriller Gli occhi della notte, adattamento per il grande schermo della pièce di Broadway di Frederik Knott; nel film, Arkin impersonava Roat, che originariamente sul palco aveva il volto di Robert Duvall.

L’anno successivo Arkin ha ottenuto un’altra nomination all’Oscar come miglior attore per aver interpretato il sordomuto John Fisher nell’acclamato adattamento di Il cuore è un cacciatore solitario, L’urlo del silenzio.

Più recentemente Arkin aveva ricevuto due candidature agli Emmy (in carriera ne aveva già collezionate alter quattro) come miglior attore non protagonista in una serie comedy per la sua interpretazione nella serie Netflix Il metodo Kominsky, in cui recitava al fianco di Michael Douglas. Il suo personaggio, Norman Newlander, era l’agente e l’amico dell’ex attore di successo turned insegnante di recitazione Sandy Kominsky (Douglas).

Da Rolling Stone US

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