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È morto David Cassidy, musicista e star di ‘Partridge Family’

L'attore aveva 67 anni ed era ricoverato da giorni per un'insufficienza epatica e renale

Dopo giorni di ricovero in ospedale a causa di una grave insufficienza epatica e renale, David Cassidy, il musicista e attore star di Partridge Family, è morto. Aveva 67 anni. Jo-Ann Geffen, la rappresentante dell’attore, ha confermato la scomparsa con un breve comunicato: “È con grande tristezza che io e la famiglia Cassidy annunciamo la scomparsa di David: padre, zio e fratello. Se n’è andato circondato dall’amore dei suoi cari, con il cuore pieno di gioia e libero da tutto il dolore che lo torturava da tempo. Grazie a tutti per il grande supporto che gli avete dimostrato nel corso degli anni”.

Cassidy era ricoverato in condizioni critiche in un ospedale della Florida: soffriva di una forma degenerativa di demenza, la stessa malattia che aveva colpito sua madre e suo nonno. Lui stesso aveva ammesso il problema dopo che la malattia aveva compromesso un concerto in California. «Non riuscivo ad accettarlo, ma una parte di me sapeva cosa stava succedendo», ha detto dopo aver annunciato che non si sarebbe più esibito dal vivo. «Voglio concentrarmi su quello che sono, voglio amare e godermi la vita».

Figlio di due attori di Broadway, Cassidy ha iniziato la sua carriera da giovanissimo. Aveva solo 19 anni quando si è trasferito a Los Angeles, dove ha ottenuto il ruolo di Keith Partridge, cantante e chitarrista della family band protagonista della sitcom The Partridge Family. Nel corso di quattro stagioni e 96 episodi, The Partridge Family si è trasformata in uno show di culto, e la canzone I Think I Love You ha anche conquistato il primo posto in classifica. Nel momento di picco di popolarità i membri del fan club di Cassidy superavano quelli dei Beatles e di Elvis Presley.

La sua storia si intreccia con quella di Rolling Stone: nel 1972 l’attore voleva liberarsi della sua immagine da teen idol ed è apparso nudo sulla cover della rivista, una delle immagini più discusse dell’epoca. Nella cover story l’allora 21enne raccontava del suo rapporto con la droga – «niente eroina, solo erba, speed e acidi» – e della sua nascente carriera da rubacuori.

Cherish, il suo primo album, è uscito lo stesso anno per cavalcare la Partridge-mania, ed è stato un grande successo. Dopo la fine dello show Cassidy non è riuscito a mantenersi sulla cresta dell’onda, ma è sempre rimasto nel mondo della musica: ha registrato alcuni brani con i Beach Boys ed era amico di John Lennon. «Abbiamo legato mentre incideva Rock and Roll, lo andavo a trovare in studio e c’era Phil Spector che girava con una cazzo di pistola… una follia», ha detto.

L’ultimo periodo della sua carriera è stato costellato da foto segnaletiche e arresti per guida in stato d’ebbrezza. Nonostante tutto ha continuato a registrare musica e suonare in tour, almeno finché la malattia glielo ha consentito. «Ho questa immagine di me stesso nel futuro», diceva a Rolling Stone nel 1972. «Vivo su un isola, il cielo è blu e il sole splende luminoso. Sorrido, sono in salute: La mia pelle è scura per l’abbronzatura, e ho un accenno di barba, i capelli lunghi e qualche ciocca grigia. E avrò una famiglia».

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