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RIP

È morto Philippe Leroy

Malato da tempo, viveva a Roma e aveva 93 anni. Ha lavorato con Godard e Comencini, con Argento e Besson, ma per gran parte del pubblico italiano il nome dell'attore francese è legato all'interpretazione del leggendario Yanez de Gomera in 'Sandokan'

Foto: Leonardo Cendamo/Getty Images

Se n’è andato a Roma, la città in cui viveva dagli anni ’60, Philippe Leroy. L’attore francese aveva 93 anni ed era malato da tempo: gran parte del pubblico italiano lo ricorda nei panni di Leonardo da Vinci in La vita di Leonardo da Vinci di Renato Castellani (1971) e in quelli di Yanez nello sceneggiato Sandokan di Sergio Sollima (1976).

Nato a Parigi il 15 ottobre del 1930 come Philippe Leroy-Beaulieu, erede di una famiglia aristocratica, dopo la scuola dai gesuiti, a 17 anni si imbarca come mozzo su una nave per l’America. Spirito avventuriero, una volta tornato in Francia finisce nella Legione Straniera e viene arruolato come paracadutista: fu insignito di diverse medaglie per le campagne d’Indocina e di Algeria. È Jacques Becker a farlo debuttare al cinema con Il buco (1960). In quegli anni ci sono molte co-produzioni italo-francesi e Leroy ne approfitta per trasferirsi nel Belpaese: lo aiuta Vittorio Caprioli (con Franca Valeri), che lo chiama per Leoni al sole (1961), poi gira Senilità di Mauro Bolognini (1962). Cinecittà lo adotta e arriva il successone di Sette uomini d’oro di Marco Vicario (1965), di cui ci sarà anche un sequel.

Recita in 200 titoli tra film e sceneggiati, lavora con Godard, Comencini, Zampa, Luigi Magni, Alberto Lattuada Carlo Lizzani Jacques Deray, Dario Argento, Luc Besson, Liliana Cavani, ma è in effetti la tv a offrirgli i ruoli migliori. Nel 1971 la seconda svolta della carriera: Renato Castellani lo vuole nei panni di Leonardo da Vinci nello sceneggiato omonimo. E, cinque anni dopo, incarna il flemmatico portoghese Yanez de Gomera nel Sandokan di Sergio Sollima, che lo consacra a tutti gli effetti a star e personaggio salgariano leggendario. E poi Quo vadis?, Il generale, Elisa di Rivombrosa,L’ispettore Coliandro e perfino I Cesaroni, fino al Vescovo di Terence Hill in Don Matteo. L’ultima apparizione al cinema è invece in La notte è piccola per noi di Francesco Lazotti (2019).

Nel 1990 sposa Silvia Tortora (figlio di Enzo, poi scomparsa nel 2022), dalla quale ha due figli. Dalla sua relazione con la modella Françoise Laurent, negli anni ’60 era nata la sua primogenita, Philippine Leroy-Beaulieu. Dopo i 50 anni l’attore abbraccia a pieno una delle sue passioni, il paracadutismo, e verrà ricordato per gli oltre 2000 lanci fin dopo gli 80 anni.

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