Tom Hanks – aka il bravo ragazzo per eccellenza, il maritino d’America, il papà che tutti vorrebbero – ha ammesso che pure lui ha delle giornate storte ed occasionalmente è incline a comportamenti non proprio impeccabili sul set.
In un’intervista con la BBC, Hanks parlava del suo romanzo d’esordio, The Making of Another Motion Picture Masterpiece, sulla realizzazione di un film di successo sui supereroi. Il protagonista è uno stronzo un po’ egoista e le sue buffonate spesso sconvolgono la produzione. (Ad un certo punto, Hanks scrive di attori “piagnucoloni, psicologicamente incasinati, alcolizzati ormai sobri, tossicodipendenti che ci sono ricascati”.)
“Anche a me è capitato di avere momenti così durante le riprese”, ha ammesso Hanks. “Non tutti danno il meglio di sé ogni singolo giorno sul set di un film. Ho avuto giorni difficili: cercavo di essere un professionista quando la mia vita andava in pezzi e mi era richiesto di essere comunque divertente, affascinante e amorevole – e in realtà mi sentivo tutt’altro”.
Hanks non ha fatto esempi particolari e non si è lanciato in mea culpa specifici, ovviamente Ha però insistito sul fatto che cerca di non commettere mai il “peccato capitale numero uno nel mondo del cinema”: arrivare in ritardo: “Su un film nessuno può scherzare scherzare con i tempi o la durata delle riprese o il budget”, ha spiegato, aggiungendo: “Rimarreste stupiti da quante persone sanno di poterla fare franca, e gli viene detto che sì, possono, perché hanno tutto il film sulle loro spalle”.
The Making of Another Motion Picture Masterpiece è stato appena pubblicato negli USA. Sebbene sia il primo romanzo di Hanks, è il suo secondo lavoro di finzione, dopo la raccolta di racconti del 2017, Uncommon Type.Il premio Oscar sarà tra i protagonisti del prossimo film di Wes Anderson, Asteroid City, che sarà presentato in concorso a Cannes.