«Abbiamo fatto una delle gag più terrificanti della storia della tv italiana», confessa Fiorello riferendosi al siparietto in cui insieme ad Amadeus faceva ballare Il ballo del qua qua a John Travolta, ospite della seconda serata del Festival.
Fiorello su Travolta: "Abbiamo fatto una delle gag più terrificanti della storia della tv italiana" #vivarai2 #Sanremo2024 pic.twitter.com/DxwQOWg5k2
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«Mentre tu stai lì a dire: “Codice 01”, gli insulti me li prendo io. Ti sei reso conto?», dice ad Ama durante il Dopofestival di Viva Rai 2.
«Era carina, divertente», replica il conduttore. «Carina?!», urlano Fabrizio Biggio e soci. «Io mentre la facevo avevo già previsto tutto, pensavo: “Ecco qua, è la fine delle nostre carriere”. Quella di Travolta sicuro, ma pure la nostra», conclude Fiore.
John Travolta non avrebbe firmato la liberatoria per trasmettere di nuovo il ballo del qua qua. #Sanremo2024 pic.twitter.com/NRGGsxWvIx
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Ma c’è di più: John Travolta non ha firmato la liberatoria per far rivedere la gag in tv. E non sarebbe solo il siparietto a far discutere sulla partecipazione dell’attore al Festival. “La star è testimonial del marchio di scarpe U-Power che sarebbero state inquadrate più volte durante l’esibizione. Alcune voci ipotizzano che l’azienda, non la RAI, avrebbe pagato un milione di euro per l’ospitata”, scrive Repubblica. Che continua: “In prima fila proprio al teatro Ariston c’era il presidente Franco Uzzeni. Sui social dell’azienda sono stati ricondivise tutte le inquadrature sulle scarpe bianche ai piedi di Travolta che balla con la scritta ‘in anteprima le nuovissime scarpe’. Una delle storie mostra inoltre il presidente dell’azienda all’Ariston con le stesse scarpe di Travolta”.
Alle 11.50 è arrivato il comunicato dell’azienda: “Con riferimento alla partecipazione di John Travolta al Festival di Sanremo, U-Power precisa che l’attore, come noto, è testimonial dell’azienda dall’estate del 2023”, si legge. “La partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del festival di Sanremo”.