Franco Battiato – La voce del padrone è finalista ai Nastri d’argento 2023.
Sono stati resi noti i titoli dei documentari finalisti scelti nella selezione ufficiale di 55 titoli (tra i 130, editi nel 2022, visionati quest’anno). E tra i cinque finalisti che raccontano protagonisti ed eventi di “Cinema, Spettacolo, Cultura” c’è anche il film di Marco Spagnoli co-prodotto da RS Productions, Gruppo Rolling Stone Italia, e ITsART, dedicato al viaggio di Franco Battiato per la realizzazione di uno sei suoi album più famosi.
Gli altri quattro titoli in finale sono: Capelli quasi biondi, occhi quasi azzurri – 78 lettere a Pier Paolo Pasolini di Simona Risi, Ennio Flaiano, straniero in patria di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi, Nino Migliori – Viaggio intorno alla mia stanza di Elisabetta Sgarbi e Souvenir d’Italie, dedicato a Lelio Luttazzi, di Giorgio Verdelli.
Franco Battiato – La voce del padrone, ideato e scritto con Stefano Senardi, è un’esperienza, un viaggio, un itinerario che parte dal Nord Italia e arriva al Sud, da Milano a Milo, cioè il luogo della casa di Battiato in Sicilia, per raccontare l’uomo, il musicista, l’artista, il grande Maestro che ha influenzato la cultura e l’immaginario collettivo di tutti noi, ovvero Franco Battiato. Un viaggio in compagnia di tanti amici che lo hanno conosciuto incontrati proprio da Stefano Senardi, narratore e fil rouge del racconto.
Punto focale del racconto è l’album di Battiato La voce del padrone del 1981, ma uscito nel 1982, quarant’anni fa, disco d’oro per vendite e successo: è stato il primo LP italiano a superare il milione di copie vendute (oltre un milione e mezzo nel corso degli anni). Attraverso le canzoni di questo capolavoro, si va alla ricerca del maestro da un punto di vista artistico, professionale, umano e spirituale e anche dell’Italia di quell’anno fondamentale e indimenticabile nella nostra storia.
Nel documentario, Battiato è raccontato, tra gli altri, da Nanni Moretti, Alice, Carmen Consoli, Willem Dafoe, Eugenio Finardi, Morgan, Mara Maionchi, Andrea Scanzi, Alberto Radius, Paolo Buonvino e Caterina Caselli.