L’attrice israeliana Gal Gadot è stata attaccata violentemente su Twitter e Instagram dopo un post in cui ha parlato dell’escalation di violenza tra Israele e palestinesi, finendo per bloccare le risposte al tweet in questione e per bloccare i commenti al suo post su Instagram.
“Il mio cuore è spezzato. Il mio Paese è in guerra. Sono preoccupata per la mia famglia, per i miei amici. Sono preoccupata per il mio popolo. Questo è un circolo vizioso che va avanti da troppo tempo”, ha scritto l’attrice. “Israele ha il diritto di vivere e di essere un Paese libero e sicuro. I nostri vicini si meritano la stessa cosa. Prego per le vittime e le loro famiglie. Prego perché questa inimmaginabile ostilità finisca, prego perché i nostri leader trovino la soluzione per farci vivere uno accanto all’altro in pace. Prego per giorni migliori”.
— Gal Gadot (@GalGadot) May 12, 2021
Insomma, il messaggio voleva essere un richiamo all’unità e alla fratellanza per fermare la violenza. E invece il pubblico l’ha recepito come un messaggio di sostegno per Israele e come una dichiarazione che metteva sullo stesso piano i bombardamenti indiscriminati israeliani su Gaza e i limitati tentativi dei palestinesi di rispondere e di difendersi. E l’attrice è finita quindi in un vortice di accuse di supportare la “pulizia etnica” e il “genocidio”, complice il fatto che abbia svolto il servizio militare – che in Israele è obbligatorio – nell’esercito israeliano.