Lo scrittore George R. R. Martin, autore della saga de Il Trono di Spade, ha risposto ad alcune domande sul suo lavoro e sulla serie in un incontro alla Northwestern Medill School of Journalism. Gli argomenti toccati sono tanti, ma i più succosi sono stati ovviamente quelli legati al rapporto tra i suoi libri e la serie televisiva.
Intanto ha «Sento che mi stanno inseguendo, e mi chiedo, “Come faccio a scrivere più veloce?”. Penso che per ora la risposta sia “Non posso”. Scrivo al mio ritmo, e ciò che lo show sta facendo è non cambiare il contenuto dei libri. Ho iniziato a scrivere le vicende di questi personaggi nel 1991 e non abbiamo iniziato a pensare a una serie fino al 2008, quindi ho un vantaggio di 17 anni!».
Ma come finirà la saga? Qualcuno ha alzato la mano e gliel’ha chiesto. La risposta di Martin, ovviamente, non dice nulla. «Tutti vogliamo un finale positivo, in un modo o nell’altro. Personalmente, sono attratto da un finale agrodolce. La gente continua a chiedermi come finirà Il Trono di Spade, io non rispondo chiaramente… Ma dico sempre di aspettarsi qualcosa di agrodolce sul finale. Non puoi completare una missione epica e poi pensare che la vita sia meravigliosa».