Gérard Depardieu, già incriminato per stupro e aggressione sessuale in relazione a un caso del 2018, è stato di nuovo accusato di abusi da 13 donne in un rapporto investigativo pubblicato da Mediapart.
Il comportamento della star francese è stato denunciato da attrici, truccatrici e staff di produzione – alcune di loro sono rimaste anonime – e si riferirebbe alle riprese di 11 film usciti tra il 2004 e il 2022. Mediapart ha scritto che “un’attrice ha appena affidato la sua versione alla giustizia francese”.
Nessuna di queste 13 donne ha intrapreso un’azione legale contro Depardieu, secondo una dichiarazione fornita a Variety dall’ufficio del procuratore di Parigi. “La Procura non ha ricevuto alcuna nuova querela. Un’indagine formale, avviata nel 2020 a seguito della causa intentata da Charlotte Arnaud, è ancora in corso”, prosegue la nota.
I rappresentanti legale di Depardieu, Cabinet Temime & Associés, hanno negato tutte le accuse e ha rilasciato una lunga dichiarazione affermando che l’attore “non intende parlare” dell’articolo e che il pezzo “che mescolare argomenti molto diversi, inclusi alcuni apprezzamenti molto soggettivi e/o giudizi morali”. Insomma, Depardieu “nega formalmente tutte le accuse che potrebbero essere oggetto di diritto penale”, si legge nel comunicato.
Uno dei resoconti è stato fornito da un’ex comparsa che ha lavorato a un film intitolato The Box nel 2015 e ha detto che Depardieu “le ha messo una mano sotto il vestito” e “ha cercato di toccarla sotto gli slip”. Dopo che lei lo ha spinto, presumibilmente è diventato “aggressivo” e “ha cercato di spostarle gli slip da un lato”. Mediapart cita “un membro del team di produzione” che ha affermato che le riprese di The Box sono state sospese perché “una comparsa ha affermato di essere stata vittima di Gérard Depardieu”. La scena è stata infine modificata in modo che la comparsa non fosse più accanto a Depardieu, secondo la fonte. Un attore che ha lavorato al film ha detto di aver sentito Depardieu “gridare che poteva avere chi voleva e che non la voleva, che era un ‘grassa’”.
L’articolo riportava anche un incidente che si sarebbe verificato durante le riprese di Disco diretto da Fabien Onteniente. Depardieu interpretava il boss di una discoteca in una scena con circa 250 comparse, tra cui Helène Darras, che ha detto a Mediapart di “essere stata afferrata per la vita” e di avere sentito una “mano che la tastava”. Ha affermato che Depardieu le avrebbe messo “una mano sul sedere in modo insistente” e le ha chiesto di andare nel suo camerino.
Mediapart ha anche rilasciato dichiarazioni di cineasti e produttori che hanno lavorato con l’attore sui set in cui si sarebbe verificati i fatti. Questi includono Onteniente, Olivier Dahan e il produttore Alain Goldman (La vie en Rose), Graham Guit e Fabio Conversi (Hello Goodbye), Safy Nebbou (L’autre Dumas) e Pascal Breton (Marseille). Ad eccezione di Onteniente, i registi e i produttori hanno negato di aver visto comportamenti inappropriati nel corso delle riprese.
L’attore è stato incriminato il 16 dicembre 2020 in relazione ad accuse di stupro e violenza sessuale legate a una causa intentata nel 2018 da Charlotte Arnould. Il caso era stato precedentemente archiviato nel 2019 per mancanza di prove, ma è stato riaperto nel 2020 e le accuse penali sono state presentate a dicembre. Pe ril momento nessuna misura detentiva è stata adottata nei confronti dell’attore.