First They Killed My Father è il quarto film da regista di Angelina Jolie, basato sull’omonimo memoir di Loung Ung, scrittrice e attivista cambogiana sopravvissuta al genocidio perpetrato dagli Khmer Rossi di Pol Pot tra il 1977 e il 1979. L’autrice ha co-firmato la sceneggiatura insieme alla Jolie, che è anche produttrice della pellicola.
“I suoi occhi non possono dimenticare” si legge nel trailer, in cui bambini urlano e caricano armi e, alla fine, la protagonista Srey Moch guarda alcuni edifici inghiottiti dalle fiamme. Il cast è composto interamente da attori cambogiani e pochi giorni fa era scoppiata una polemica dopo che l’attrice premio Oscar per Ragazze Interrotte aveva raccontato in un’intervista a Vanity Fair il metodo di casting usato per scegliere l’interprete principale, che consisteva nel posizionare sopra un tavolo delle banconote e chiedere ai ragazzini cosa ne avrebbero fatto. Avrebbero poi dovuto rubarne un po’ e una volta che il direttore del casting se ne fosse accorto, inventare una scusa.
«Mi fa arrabbiare che un esercizio di improvvisazione da una sequenza del film sia stato descritto come uno scenario reale» ha commentato la Jolie «L’ipotesi che del denaro sia stato sottratto a un bambino durante l’audizione è falsa e sconvolgente. L’obiettivo del film è portare l’attenzione sugli orrori che i bambini affrontano in guerra e aiutare a proteggerli».
First They Killed My Father sarà disponibile su Netflix dal 15 settembre.