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I migliori film del 2016

Dall'ultimo film di Denzel Washington alla vecchia passione di Martin Scorsese, i nostri cugini di Rolling Stone Usa ne hanno viste delle belle quest'anno
Natalie Portman è Jackie Kennedy nel nuovo film di Pablo Larraìn

Natalie Portman è Jackie Kennedy nel nuovo film di Pablo Larraìn

1. “La La Land” di Damien Chazelle

Il miglior film dell’anno è un musical? Scommetteteci le chiappe. Chazelle dirige questa turbinosa storia d’amore danzerina come se il cinema stesso fosse stato inventato per il suo divertimento (e il nostro godimento). Emma Stone e Ryan Gosling, all’apice della carriera, sono due innamorati che lottano per tenere vivi i loro sogni creativi sulle ciniche strade di Hollywood. Chazelle punta in alto, e non ha timore di essere giudicato fuori moda dagli hipster. Perché non lo è. È un innovatore, che mette la tecnica al servizio delle emozioni. Con lui il futuro del cinema appare roseo.

2. “Manchester by the Sea” di Kenneth Lonergan

Casey Affleck ci regala la performance dell’anno nel ruolo di un custode che deve affrontare un’innominabile tragedia. Appena al suo terzo film, Lonergan, regista e sceneggiatore, riesce a toccare le corde di tutto ciò che ci rende umani, e ci dà la forza di continuare a vivere.

3. “Moonlight” di Barry Jenkins

Tre attori meravigliosi (Alex Hibbert, Ashton Sanders e Trevante Rhodes) interpretano lo stesso ragazzo – nero, gay ed emarginato in un quartiere popolare di Miami – in tre momenti diversi della sua crescita. Barry Jenkins, come un giovane maestro, ha il controllo di ogni aspetto del suo film, dai dialoghi all’estetica.

4. “Fences” di Denzel Washington

Che trionfo per Denzel Wa-shington, che dirige e interpreta la versione cinematografica del grande successo teatrale, opera del compianto August Wilson. L’attore è monumentale nei panni di un ex giocatore della Negro Legue di baseball ridotto a lavorare come spazzino, sempre pronto ad aggredire tutto ciò che minaccia la sua autorità di marito e padre. Viola Davis, sua moglie, è materiale da Oscar. Il film tradisce la sua origine teatrale, ma che origine! Non capita spesso di vedere attori in tale stato di grazia.

5. “Silence” di Martin Scorsese

Una vecchia passione di Martin Scorsese (ci lavora dal 1990) è la storia di due gesuiti portoghesi (Andrew Garfield e Adam Driver) che si addentrano nel pericoloso Giappone del XVII secolo, dove la loro religione è punita con la morte, sulle tracce del loro mentore (Liam Neeson). La fede e il suo significato nel mondo terreno sono da tempo un’ossessione di Scorsese. Silence è, di volta in volta, brutale e cerebrale. Qualcuno potrebbe turbarsi davanti a due ore filate di ambiguità morale. Ma Scorsese ha costruito un film di forte provocazione, dal cuore fervente.

6. “Jackie” di Pablo Larraín

7. “Sully” di Clint Eastwood

8. “Loving” di Jeff Nichols

9. “Hell or High Water” di David Mackenzie

10. “The Birth of a Nation” di Nate Parker

La classifica completa è stata pubblicata su Rolling Stone di gennaio.
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