Roberto Escobar, fratello di Pablo Escobar, ha chiesto a Netflix di correggere «gli errori, le bugie e le discrepanze» che ha visto nella prima stagione della serie Narcos, che racconta l’ascesa e la caduta del re della droga colombiano. Roberto era il contabile dell’impero, e TMZ ha scritto che ha mandato una lettera al servizio di streaming chiedendo la possibilità di revisionare la seconda stagione.
Roberto dice che la lettera è una «amichevole richiesta di cooperazione», e chiede anche che la Escobar Inc. riceva una parte dei profitti della serie, partita lo scorso agosto. «Spero non stiate facendo profitti dal mio show, e se lo state facendo vi chiedo di dividere i guadagni con noi», scrive. «Forse mi sbaglio, ma non credo che possiate guadagnare sul mio nome, sul nome di mio fratello e della mia famiglia, a meno che non paghiate e non otteniate la nostra approvazione».
«Quello che vogliamo è essere sicuri che le cose siano fatte correttamente», continua la lettera. «A mio fratello non sarebbe piaciuta la prima stagione, magari gli piacerà la seconda se risponderete e risolviamo il problema».
Anche se non specifica quali siano «gli errori, le bugie e le discrepanze», scrive che queste cose allontanano dalla «storia vera, di cui non solo ho fatto parte, ma da cui sono anche sopravvissuto». Dice di essere «uno dei pochi membri sopravvissuti del cartello di Medellín», insieme all’«alleato più stretto di Paolo» e «fratello per la vita». Ha chiesto anche di non vendere merchandising della serie, perché «siamo noi ad avere i diritti». TMZ scrive che la lettera è stata scritta su carta intestata della famiglia Escobar ed è stata scritta da un luogo non precisato della Colombia.
Netflix non ha ancora replicato. La seconda stagione di Narcos partirà il 2 settembre.