Il regista di Emilia Pérez, Jacques Audiard, ha dichiarato di non aver più parlato con Karla Sofía Gascón, che interpreta il personaggio principale del suo film, da quando la scorsa settimana sono riemersi i suoi controversi post sui musulmani e sull’omicidio di George Floyd.
In un’intervista con Deadline pubblicata mercoledì, Audiard ha definito i tweet passati dell’attrice “inscusabili” e “ripugnanti”, e ha accusato Gascón di “fare la vittima”.
“Non le ho parlato e non voglio farlo”, ha detto il regista. “Ha un atteggiamento autodistruttivo nel quale non posso interferire, e non capisco davvero perché continui così. Perché si sta facendo del male? Perché? Non lo capisco, e quello che non capisco è perché sta facendo del male a persone che le erano molto vicine”.
Ha continuato: “Penso a quanto sta ferendo gli altri, a quanto sta facendo male alla troupe e a tutte le persone che hanno lavorato così duramente a questo film. Penso a me stesso, penso a Zoe [Saldaña] e Selena [Gomez]”. Audiard ha aggiunto: “Non la contatterò perché in questo momento ha bisogno di spazio per riflettere e assumersi la responsabilità delle sue azioni”.
Qualche giorno fa Gascón, la star di Emilia Pérez candidata all’Oscar, ha cancellato il suo account X/Twitter dopo che sono stati scoperti diversi suoi vecchi post che includevano commenti offensivi sui musulmani, sull’omicidio di Floyd da parte della polizia e altro ancora. In un tweet, l’attrice ha definito l’Islam un’“infezione per l’umanità”, mentre in un altro ha descritto la migrazione dei musulmani in Spagna come un’“invasione pianificata”. Dopo l’omicidio di Floyd, Gascón ha scritto in un thread che, secondo lei, “a poche persone importava” di “un truffatore tossicodipendente”.
La sua co-protagonista Zoe Saldaña, che è stata nominata come miglior attrice non protagonista, ha poi dichiarato durante un Q&A di “non supportare” i post di Gascón e di stare ancora “elaborando” i suoi sentimenti al riguardo. Secondo quanto riportato in precedenza da Variety e The Hollywood Reporter, Netflix avrebbe preso le distanze dall’attrice spagnola. THR ha anche riferito che Gascón è stata rimossa dalle e-mail e dalle inserzioni che pubblicizzavano il film per la stagione dei premi.
Nel fine settimana, Gascón è stata intervistata da CNN en Español e ha affermato di essere stata vittima della “cancel culture”. Diversi organi di informazione hanno confermato che Netflix non era coinvolta né era a conoscenza del fatto che l’attrice stesse rilasciando quell’intervista.
Commentando la mancanza di rimorso di Gascón, Audiard ha detto a Deadline: “Sta davvero facendo la vittima. Parla di sé stessa come di una vittima, il che è sorprendente. È come se pensasse che le parole non facciano male”.
Da parte sua, Audiard ha affermato che continuerà a partecipare agli eventi che promuovono Emilia Pérez, ma ha riconosciuto che “c’è qualcosa di triste in questo adesso”. Ha spiegato: “C’è una tristezza che dobbiamo superare. Se le cose non sono chiare, allora dobbiamo far luce e dedicare del tempo a continuare a difendere davvero questo film”.
Ha poi concluso: “Non sono da solo in questa situazione. C’è Zoe. Voglio e ho intenzione di sostenerla e difenderla. Non la abbandonerei mai. C’è la mia straordinaria troupe, che ha lavorato a questo film con fiducia ed entusiasmo. Non ho alcuna intenzione di lasciare andare queste persone”.