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Il regista vincitore dell’Orso d’oro all’ultima Berlinale tornerà in carcere

È stata confermata la sentenza contro l’iraniano Mohammad Rasoulof, colpevole di “propaganda anti-regime”

Un fotogramma di 'There Is No Evil', il film di Mohammad Rasoulof che ha vinto l'Orso d'oro a Berlino

Mohammad Rasoulof, il regista iraniano vincitore dell’Orso d’oro all’ultima Berlinale con il film There Is No Evil, dovrà tornare in carcere a scontare la sua pena: è stato arrestato la prima volta 10 anni fa con l’accusa di “propaganda anti-regime”.

Rasoulof, uno degli autori più rilevanti del panorama iraniano contemporaneo, ha diretto 14 film, nessuno dei quali distribuito in patria. Per Goodbye, opera del 2011 sul tema della censura nel suo Paese, ha vinto due premi al Festival di Cannes ma è stato pure condannato, insieme al collega Jafar Panahi, a 20 anni di prigione.

La pena è stata successivamente sospesa, e il regista ha potuto lasciare il carcere su pagamento di una cauzione. I media iraniani annunciano però che ora è previsto per lui un nuovo periodo di detenzione.

Alla vigilia del Festival di Berlino, Rasoulof aveva dichiarato a Variety di aver ricevuto un messaggio che «mi informava che il processo d’appello aveva confermato la sentenza», ma che ancora non sapeva quando la sentenza stessa sarebbe stata eseguita.

I diritti di There Is No Evil per l’Italia sono stati acquistati da Satine Film, che distribuirà il film nei prossimi mesi.

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