Sarà Isabelle Huppert a presiedere la giuria di Venezia 81: “È una lunga e meravigliosa storia quella che mi lega alla Mostra di Venezia. Diventarne una spettatrice privilegiata è un onore. Oggi più che mai il cinema è una promessa. La promessa di evadere, di sconvolgerci, di sorprendere, di guardare il mondo in faccia, uniti nella diversità dei nostri gusti e delle nostre idee”, ha detto.
L’amatissima attrice francese ha un rapporto di lunga data con il Lido: ha vinto due volte la Coppa Volpi per la migliore attrice, con Un affare di donne nel 1988 e Il buio nella mente nel 1995, entrambi diretti da Claude Chabrol. “Isabelle Huppert è un’immensa attrice, esigente, curiosa e di grande generosità. Musa di numerosi grandi cineasti, non si è mai neppure sottratta all’invito di giovani o meno famosi registi che hanno visto in lei l’interprete ideale delle loro storie”, ha affermato il direttore della Mostra Alberto Barbera. “La sua enorme disponibilità a mettersi costantemente in gioco, segno della sua non comune intelligenza, unitamente alla capacità di guardare al cinema al di là dei confini geografici e mentali, ne fanno un ideale presidente di giuria in un festival aperto al mondo intero quale è la Mostra del Cinema di Venezia. Le siamo molto grati per aver accettato l’incarico, consapevoli dei numerosi impegni al cinema e in teatro cui deve far fronte nei prossimi mesi”.
Huppert ha anche uno stretto legame con il Festival di Cannes, dove nel 1978 portò a casa il Prix come miglior interprete femminile per Violette Nozière, sempre di Chabrol, con cui ha realizzato otto film. Nel 2001, Huppert ha vinto il suo secondo premio sulla Croisette per il tour de force nei panni di una professoressa di musica sadomasochista in La pianista di Michael Haneke. Nel 2005, è stata invece premiata a Venezia con un Leone d’oro speciale per il complesso dell’opera per Gabrielle di Patrice Chéreau, dramma in costume su un matrimonio ormai finito.
Nel 2017 ha ottenuto la candidatura all’Oscar come attrice protagonista per Elle di Paul Verhoeven, per il quale ha vinto un Golden Globe e un Independent Spirit Award. Nel 2022 le è stato assegnato l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino.