È arrivata la sentenza definitiva del processo intentato da Johnny Depp per diffamazione contro il tabloid inglese The Sun. Secondo il divo, il giornale era colpevole di averlo definito nel 2018 “wife beater”, ovvero “un uomo che picchia la moglie” (l’ormai ex consorte Amber Heard). Da lì, era partita una causa senza esclusione di colpi tra il divo e l’ex moglie, in cui sono via via emersi dettagli intimi spesso raccapriccianti. Da una parte e dell’altra: da frasi sullo specchio del bagno scritte con il sangue al dito di Depp mozzato da Heard; da defecazioni nel letto ai farmaci per la disintossicazione dall’alcol che lei lei gli teneva nascosti per farlo continuamente ricadere nella dipendenza. Depp, all’epoca, aveva accusato il tabloid di considerare come un dato di fatto le presunte violenze contro Heard; e dunque di avergli procurato un grave danno d’immagine.
Dopo la conclusione del dibattimento giudiziario andato avanti per mesi il 29 luglio scorso, il tribunale di Londra ha dato oggi la sua ultima parola. E non ha concesso al divo risarcimento richiesto, riconoscendo dunque che quel che aveva scritto il Sun era «sostanzialmente vero». «La maggior parte delle aggressioni da parte del signor Depp alla signora Heard sono state provate», ha aggiunto la nota del tribunale. Confermando la tesi del tabloid secondo cui l’attore avrebbe usato violenza contro l’ex moglie. Depp aveva riconosciuto l’abuso di droghe e alcol e la dilapidazione di un patrimonio da 650 milioni di dollari, ma aveva sempre negato le violenze fisiche contro Heard. Che quest’estate, al termine del processo, aveva dichiarato alla stampa: «È stato incredibilmente doloroso rivivere la fine della mia relazione, vedere come la mia verità sia stata messa in dubbio, come i dettagli più traumatici della mia storia con Johnny abbiano fatto il giro del mondo. Confido nella giustizia britannica». E così è stato.
A nulla sembrano essere valsi gli appelli di amici e vecchie fidanzate di Johnny, da Vanessa Paradis a Winona Ryder, che, pur a fronte del carattere turbolento della star, hanno sempre ritenuto impossibile che da parte sua fosse stata esercitata della violenza vera e propria. E adesso secondo molti la carriera dell’attore, tre volte candidato all’Oscar e volto di film cult come Edward mani di forbice e saghe sbanca-botteghini come Pirati dei Caraibi, possa subire una battuta d’arresto decisiva.