La collaborazione tra Kevin Smith e Harvey Weinstein è finita subito dopo la diffusione della notizia degli scandali sessuali, dove Weinstein è accusato di aver violentato o aggredito decine di donne dell’industria cinematografica. Il 13 ottobre il regista di Clerks ha deciso di dimostrare la sua solidarietà a tutte le vittime di abusi, finanziando l’associazione Women in Film con i guadagni residui dei film girati con il produttore.
«La mia carriera è legata a quest’uomo», ha detto durante un podcast. «È stata una settimana stranissima. Io volevo solo fare i miei film. È per questo che sono arrivato qui ed è per questo che ho girato Clerks». Women in Film si occupa di «difendere e proteggere le carriere delle donne al lavoro nell’industria cinematografica», e una portavoce dell’associazione ha confermato che l’idea è tutta del regista, e che hanno intenzione di accettare.
Non sono qui per una pacca sulla spalla, lo so che non è colpa mia. Ma non ho fatto niente per impedirlo e mi vergogno
«Nessun cazzo di film vale questo schifo», ha continuato Smith. «Neanche la mia carriera, non la voglio più… sarò per sempre legato a qualcosa di orribile. Non sono qui per una pacca sulla spalla. Lo so che non è colpa mia, ma non ho fatto niente per impedirlo. Sono andato in giro a parlare di Weinstein come se fosse un eroe, un amico e un padre. Ho detto un sacco di merda del genere».
He financed the first 14 years of my career – and now I know while I was profiting, others were in terrible pain. It makes me feel ashamed. https://t.co/T0hInW7EqJ
— KevinSmith (@ThatKevinSmith) 9 ottobre 2017
La collaborazione tra il regista e il produttore è iniziata nel 1994 proprio con Clerks ed è continuata fino a oggi, tanto che all’inizio dell’anno Weinstein avrebbe proposto a Smith di girare Dogma 2. Dopo l’esplosione dello scandalo, il regista ha usato Twitter per denunciare Weinstein e per scusarsi di non aver fatto abbastanza. «Ha finanziato i primi 14 anni della mia carriera», ha scritto il 9 ottobre. «E ora so che mentre io guadagnavo bene qualcun altro soffriva terribilmente. Mi vergogno».